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di ANTONIO IAPICHINO - Il presidente dell’Associazione “Basta vittime sulla Strada statale 106”, Fabio Pugliese ha seguito una troupe della Rai lungo la Ss 106 nell’ambito di un servizio dedicato sulla “strada della morte”. Il viaggio è iniziato da Rossano ed è proseguito fino a Cariati. <<Sono convito>>, ha dichiarato l’ingegnere Pugliese, <<che la migliore risposta a una tragedia come quella accaduta nei giorni scorsi sulla Ss 106 a Crotone non sia il silenzio ma il rumore. Quello assordante dei media è ideale per meglio far comprendere i paradossi presenti sulla famigerata strada della morte>>. E ha aggiunto: <<Ritengo necessario far capire un paradosso: non si costruisce una nuova Ss 106 da Sibari a Crotone perché costa troppo per lo Stato che però spende di più in costi sociali per tutti i sinistri, le vittime e i feriti che si registrano lungo la “strada della morte>>. Lo Stato, ha proseguito Pugliese, <<non riesce a uscire fuori dalla palude della burocrazia per avviare i lavori di ammodernamento del Megalotto 3 che dovrebbe collegare Sibari a Roseto e portare la nuova Ss 106, finalmente anche in Calabria e>>, ha commentato testualmente lo stesso presidente del sodalizio, <<non fanno nulla, se non danni, coloro i quali nello Stato sono stati eletti in Calabria per rappresentare le migliori istanze di questo territorio in seno al Parlamento>>. Infine Fabio Pugliese ha evidenziato che <<occorre continuare a lottare e a urlare ancora di più, ancora più forte: affinché possano svegliarsi le coscienze ormai sopite dei tanti calabresi disillusi e rassegnati all’idea che nulla potrà mai cambiare e che tutto è destinato a rimanere com’è! Dobbiamo cambiare, possiamo cambiare, riusciremo a cambiare! Basta solo volerlo, basta solo prenderne coscienza!>>.