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 Causa la viabilità sconnessa e/o la scelleratezza di individui spregiudicati che si sentono padroni del mondo nel lanciare le autovetture a velocità assurde laddove è assolutamente vietato, tante, troppe le vittime sulle nostre strade, ingiustificate, intollerabili, non ultima quella del fondatore del “LumenArtis Ensemble” Pasquale Costantino Levote, del quale ricorre il triste anniversario a meno di un mese. È da questo presupposto dalla necessità cioè di prendere coscienza e promuovere azioni concrete mirate alla prevenzione, che nasce il tenace lavoro del presidente dell’Associazione "Basta vittime sulla S.S. 106" Ing. Fabio Pugliese, coscienza critica di tutti i politici che dormono sonni eterni sul dramma che distrugge vite umane e lascia nello sconforto più terribile innumerevoli famiglie. L'incontro "S.S.106: Superiamo l'immobilismo", promosso dall'Associazione e dallo Studio di sociologia e comunicazione del dott. Antonio Iapichino, eccellente moderatore, si è tenuto presso l'Auditorium Amarelli a Rossano. Grazie ad ospiti d’eccezione tra i quali, oltre all’agguerritissimo Fabio Pugliese, Dante Maffia, Gennaro Mercogliano, Carlo Plastina e il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, il convegno, a mio parere e non solo, ha rappresentato un momento di rara bellezza storico poetica e di riflessione sociopolitica acuta. Particolarmente sentiti gli interventi dei relatori tutti, che hanno trasmesso con calore l'urgenza del tema trattato: con rara e puntuale capacità di sintesi, impressionanti i dati forniti da Fabio Pugliese, nuda descrizione della scarsa sensibilità della realtà imprenditoriale e professionale da parte di Carlo Plastina, presa in carica del problema da parte del Sindaco Antoniotti. Intenso ed evocativo il percorso tracciato dallo storico Gennaro Mercogliano, emozionante e dai colori vividi il racconto di un passato ancora terribilmente attuale sulla strada della morte dalla voce di Dante Maffia. “Non chiedere mai per chi suona la campana", scrisse il poeta John Donne, "essa suona per te”, chiude il candidato al Nobel per la letteratura, affermando che nessun uomo è un’isola indipendente dall’umanità, e che a ciascuno tocca essere uomo tra gli uomini. Maria Gabriella Cerchiara