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Torino (Torino) - Presentato un libro contro i trucchi del contachilometri nel mercato dell'usato


Mezzi con 300mila km che magicamente riportano percorrenze di 80mila. Auto e veicoli commerciali che scendono da 200mila a 30mila. Questo è quello che succede sempre più spesso nel mercato dell'usato, perché taroccare un contachilometri è questione di pochi minuti. Se n'è parlato a Palazzo Lascaris durante la presentazione del libro che denuncia la grande truffa delle auto usate "Non prendermi per il Chilometro".    Il dibattito è stato presieduto e moderato da Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale, che ha sottolineato come "dall'analisi del fenomeno, frutto dell'esperienza degli autori, emerge l'esigenza di una modifica di legge diretta a rendere obbligatoria l'indicazione del dato chilometrico nelle operazioni di revisione periodica dei veicoli e nella procedura di compravendita degli stessi. L'obbligatorietà di questa indicazione andrebbe ad arginare sensibilmente il fenomeno delle auto usate messe in vendita con un chilometraggio fasullo e metterebbe i bastoni tra le ruote ai disonesti. Tutto ciò che va nella direzione di una maggiore trasparenza deve essere prioritario negli interventi legislativi di ogni sorta, soprattutto in un tempo in cui il mercato non conosce confini o barriere".   Presente anche il vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, Stefano Esposito, che si è interessato della questione e si è detto disponibile a presentare all'interno del nuovo Codice della Strada una proposta concreta per dissuadere la manomissione dei contachilometri, attraverso la dichiarazione nel certificato di revisione, dei chilometri effettivamente percorsi.   Fra gli autori del volume Alfredo Bellucci, che dopo 20 anni di esperienza nella vendita delle auto, ha deciso di fare qualcosa per denunciare il fenomeno della truffa sui contachilometri che vengono abbassati per poter aumentare i guadagni nelle vendite dell'usato. Grazie alla collaborazione di un avvocato Stefano Mior, un commercialista Luca Peroglio Longhin e uno psicologo Gianluca Poloniato, ha quindi realizzato il libro, per sensibilizzare l'opinione pubblica su una pratica che colpisce sia il privato che acquista che il venditore vittima di concorrenza sleale. Nel nostro paese questo genere di fenomeno riguarda la metà delle auto usate, con un giro di affari annuo che supera i 2,5 miliardi.  

di Redazione | 22/06/2015

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