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 Un’iniziativa di carattere politico è stata pianificata dai Giovani democratici, con il supporto del Partito democratico di Mirto Crosia. Si tratta di una raccolta firme finalizzata a far eliminare il pareggio di bilancio. Nella centralissima piazza Dante di Mirto, in questi giorni, davanti la sezione cittadina del Pd, dei volontari sono stati impegnati a effettuare la raccolta di firme. <<Il lavoro è in evoluzione>>, ha riferito il coordinatore locale del Partito democratico, nonché capogruppo consiliare della stessa forza politica, Santo Seminario. Molte firme sono state già raccolte, ma il lavoro proseguirà, anche, nei prossimi giorni. <<Il pareggio>> , ha evidenziato Seminario, <<pone dei paletti nella politica espansiva>>. A suo giudizio <<questa legge rappresenta una “camicia di forza” che aggiunge ulteriori restrizioni all’attuale momento di recessione>>. L’iniziativa, come si ricorderà  è stata avviata da un paio di mesi in sinergia con il Comitato antipareggio associazioni cosentine.  Caterina Urso, consigliere comunale di Crosia, ha sottolineato che è necessario aderire al Comitato per giungere al referendum abrogativo. Cosi facendo i cittadini si faranno interpreti verso il Parlamento per recuperare le attività che garantiscono loro i propri diritti. Per l’occasione è giunto nella cittadina ionica il tesoriere dei Giovani democratici di Rende, Pierluigi Iapichino, il quale ha messo in risalto che l’avvento di tale legge è derivata da una manovra di politico - economica da parte del governo Monti, secondo cui lo Stato, nell’arco di un anno, non può spendere più di quanto incassi. Questa manovra è stata poi approvata dalla Corte Costituzionale ed è entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2014. Mario Riberi, coordinatore Gd Rossano – Mirto ha considerato l’inserimento del pareggio di bilancio come una <<scelta politica che non ha saputo guardare al futuro e che ha creato numerosi difficoltà soprattutto agli enti locali>>.