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Bari (Bari) - Siglato il protocollo d’intesa per la permuta del Teatro Margherita e dell’ex Mercato del pesce


Il polo delle arti contemporanee della città di Bari si appresta a diventare realtà. Ieri pomeriggio, nella sala Massari di Palazzo di Città, il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha siglato infatti il protocollo d’intesa con il Comune di Bari e l’Agenzia del Demanio per il trasferimento al patrimonio comunale del Teatro Margherita e dell’ex Mercato del pesce, nonché l’accordo per la valorizzazione dei due immobili di pregio grazie ad un’intesa triangolare che vede protagonisti il Comune di Bari, la Regione Puglia e lo stesso Mibact. Ad accogliere il ministro Franceschini a Palazzo di Città il sindaco Antonio Decaro con gli assessori al Patrimonio, Vincenzo Brandi, e alle Culture, Silvio Maselli, e il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, accompagnato dagli assessori regionali alla Qualità del territorio, Angela Barbanente, e al Mediterraneo, Silvia Godelli. La permuta dei due immobili, in coerenza con gli indirizzi di sviluppo territoriale perseguiti dagli enti coinvolti, è finalizzata alla razionalizzazione, ottimizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico cittadino. Il teatro Margherita e l’ex Mercato del pesce, che insieme alla sala Murat costituiranno il polo del contemporaneo per un nuovo sistema dell’arte pubblica, saranno riqualificati grazie un finanziamento complessivo di dieci milioni di euro a valere sui fondi di coesione e sviluppo (APQ - accordo di programma quadro per i beni culturali) rivenienti dalla stipula del “Patto per Bari” che prevede un ampio programma di investimenti da parte della Regione Puglia in favore della città di Bari. Nell’ambito del “Patto per Bari”, Regione e Comune hanno concordato sulla necessità di dare slancio ad un’idea di Bari città culturale e multiculturale attraverso la creazione di un sistema integrato dell’arte e dello spettacolo che favorisca un dialogo di rete tra teatri e contenitori culturali. Stazione appaltante degli interventi di riqualificazione da realizzarsi sul Teatro Margherita e sull’ex Mercato del pesce sarà il Ministero per mezzo della sua Direzione regionale, cui spetterà anche l’intera progettazione che avverrà d’intesa con i tecnici del Comune.   “Ringrazio il ministro Franceschini per essere qui e per aver dato concretezza, con la firma di questo protocollo, ad una visione che coltiviamo da tempo - ha esordito il sindaco Antonio Decaro -; la visione che abbiamo proposto alla città sin dalla campagna elettorale: razionalizzare, ottimizzare e valorizzare il patrimonio pubblico della nostra città e lavorare per farlo rivivere. In questi mesi con gli assessori Brandi e Maselli abbiamo lavorato intensamente e oggi siamo orgogliosi di portare a compimento un percorso che altri prima di noi avevano già sognato e messo in cantiere. Perché sono convinto che obiettivi grandi come questo si possano raggiungere solo con la partecipazione e gli sforzi di tutti gli attori in campo. Quando le istituzioni lavorano in sinergia e continuità è la città che vince. Il cuore dell’arte pubblica a Bari tornerà presto a pulsare sangue vivo nelle vene del Teatro Margherita e dell’ex Mercato del pesce. Un teatro costruito su palafitte in mare è una cosa più unica che rara, e noi ce l’abbiamo. Ma a volte non basta avere una struttura, seppur di rara bellezza come questo teatro, se non si è capaci di costruire un racconto che abbia un senso per la città e per i suoi cittadini. Il teatro Margherità è il punto di raccordo tra due grossi ceppi della nostra identità. È l’unica struttura che ha uno sguardo rivolto al mare, elemento simbolo della nostra identità, e uno sguardo rivolto alla città vecchia, il cuore stesso della baresità, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Ed è innanzitutto per i baresi che vogliamo vincere con coraggio la sfida di realizzare un polo dell’arte contemporanea di respiro internazionale, che sappia dialogare con la città e con il mondo esterno. Insieme all’assessore Maselli - ha proseguito Decaro - crediamo infatti che il futuro delle politiche culturali in questa città passi necessariamente per un nuovo utilizzo di spazi che racchiudono e possono esprimere grandi potenzialità. Per questo il Teatro Margherita dialogherà con il Mercato del pesce e la Sala Murat, attraverso uno scambio di usi e funzioni che sia moderno, attrattivo e soprattutto sostenibile. Se pensiamo infatti di consacrare la sala Murat all’arte contemporanea, crediamo invece che il Margherita si presti naturalmente ad essere uno spazio polifunzionale capace di accogliere, all’occorrenza, installazioni multimediali e fisiche, vernissage, performance, eventi musicali e teatrali, mentre l’ex Mercato del pesce sarà dedicato a mostre temporanee e permanenti coerenti con la programmazione complessiva dei tre spazi. Abbiamo ben chiaro in mente dove vogliamo arrivare e, grazie alla collaborazione con le istituzioni qui presenti, sappiamo anche qual è la strada da percorrere. L’Agenzia del Demanio, così come il Ministero, credo abbiano colto il nostro coraggio e la nostra voglia di essere protagonisti in prima persona dello sviluppo del nostro territorio. Tra le istituzioni e tra le persone che oggi voglio ringraziare ci sono Nichi Vendola, Angela Barbanente, Silvia Godelli e tutti i tecnici della struttura regionale. Con loro il dialogo è sempre aperto ed è anche grazie a loro che questa città ha avuto tanto e continua oggi ad avere tanto. Ringrazio anche Michele Emiliano che ha sognato insieme a noi e prima di noi un pezzo importante del futuro di Bari che oggi, in continuità con quanto fatto negli anni passati, riusciamo a concretizzare, avviando un percorso operativo che nei prossimi anni ci porterà a scrivere una pagina nuova delle politiche culturali nella città di Bari”.   “Vorrei testimoniare il punto di vista dello Stato - ha detto Roberto Reggi, direttore dell’Agenzia del Demanio - che oggi cede questi due preziosi immobili al Comune a fronte di un progetto di valorizzazione per il quale esistono le risorse. In questa operazione di permuta lo Stato riceve in cambio del Margherita e del Mercato del pesce il complesso della Cittadella della Cultura con alcuni capannoni per trasferirvi, nel tempo, tutte le sue funzioni, riducendo così le spese per le locazioni passive. Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro lungimirante avviato dalla direttrice regionale Giuliana Dionisio e dell’ex sindaco Michele Emiliano”. “Bari è all’avanguardia - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola -. Oggi tagliamo due nastri importanti perché riguardano l’anima del centro storico. Lavoriamo insieme perché Bari possa diventare quello che si merita di essere, e cioè  la capitale del Mediterraneo. Oggi mettiamo in gioco dieci milioni di euro affinché il teatro Margherita e l’ex Mercato del pesce possano tornare ad essere elementi di cultura e della buona economia. Bari con questa scelta sta completando i cantieri della sua riqualificazione. Ci sono i lavori in corso nel Teatro Piccinni, la Regione Puglia ha acquistato il Kursaal Santalucia, il Petruzzelli è nel massimo del suo splendore, credo che immaginare la ricostruzione di una rete della cultura e dell’arte, di un vero e proprio quadrilatero dei teatri e della rete museale, possa fare veramente di Bari una grande capitale della cultura”. “Il teatro Margherita e l’ex Mercato del pesce sono due immobili di assoluto pregio architettonico che lo Stato trasferisce oggi al Comune di Bari nell’ambito di un importante accordo di valorizzazione che vede le politiche culturali come strumento di rilancio territoriale - così il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini -. La Repubblica deve lavorare come sistema e questi accordi sono molto importanti per realizzare strategie integrate e gestioni intelligenti dell’offerta culturale. L’Italia è un paese fatto di città d’arte e di patrimonio culturale diffuso e tutti i livelli dello Stato devono lavorare in modo sinergico e condiviso per fare di questa specificità il nostro punto di forza nella competizione globale. Bari - ha aggiunto il ministro - anche per le condizioni geopolitiche del Mediterraneo sarà sempre più centrale con straordinarie potenzialità turistiche ed economiche. La cultura e l’attenzione alle arti contemporanee saranno fondamentali per rilanciare il protagonismo di questa bellissima città”. A margine della sigla dei due accordi, il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi ha consegnato al sindaco Decaro una pergamena contenente l’elenco dei beni di proprietà del Demanio che, ai sensi della legge sul federalismo demaniale, vengono ceduti gratuitamente al Comune di Bari per la successiva valorizzazione. Di seguito i beni in oggetto: 1. pineta San Francesco 2. rea urbana “ex batteria Filosofo” ubicata tra lungomare Perotti e viale Imperatore Traiano 3.area urbana al quartiere San Paolo 4.area urbana Lungomare Perotti 5. area adibita a parcheggio del mercato ortofrutticolo di via Caracciolo 6. area urbana adiacente viale di Maratona 7. area urbana adibita a giardino pubblico su lungomare Nazario Sauro 8. terreno di circa 4800 mq in località “Vela” frazione di Carbonara 9. area urbana in via Orabona 10. area urbana situata su lungomare Araldo di Crollalanza angolo molo di San Nicola 11. immobile in via Re David 12. immobili ubicati nell’ex piazzale della stazione terminale di Bari “via Napoli – via Regina Margherita” 13. area urbanizzata nei pressi dello stadio della Vittoria 14. area urbanizzata in via Alberotanza 15. area urbana in contrada “Fresca” 16. area urbanizzata in contrada “Figlianelle” 17. aree urbanizzate in località “Torre Tresca”

di Redazione | 24/02/2015

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