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Rossano (Cosenza) - Fusione comuni, il Consiglio comunale di Rossano ha approvato all’unanimità


Il Consiglio comunale di Rossano, all’unanimità, ha approvato la delibera con la quale si da impulso al procedimento di fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano Calabro, con la previsione dell’istituzione dei municipi e di adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi nell’ambito dei territori coincidenti con le preesistenti istituzioni comunali. La delibera, immediatamente esecutiva, verrà ora trasmessa al Comune di Corigliano calabro e, unitamente a quella dell’altro comune deliberante, alla Regione Calabria. Il messaggio del Sindaco Antoniotti al Consiglio comunale: La fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano è l’unica via perseguibile per rilanciare le aspettative di sviluppo e per rafforzare la strategicità politica di questo territorio, ma è soprattutto l’unica strada da percorrere con responsabilità e lungimiranza per ridare speranza e un futuro certo alle nuove generazioni. Un atto, quello che oggi sono chiamati a deliberare i Consigli comunali di entrambe le Città, di grande responsabilità che si spera possa abbattere definitivamente quella cortina campanilistica che per secoli ha diviso le due comunità. Per troppo tempo abbiamo parlato con due lingue ed in modi diversi. Ora non possiamo essere più Babele! Ce lo chiede la storia. Ce lo chiede il buonsenso. Ce lo chiedono le innumerevoli necessità e le sconfitte che purtroppo, specie negli ultimi anni, abbiamo incassato a causa della nostra visione unitaria dei municipi. Ce lo chiedono i nostri figli che auspicano e pretendono di voler continuare a vivere e operare proprio lì dove sono nati e dove conservano le proprie radici e i propri affetti. L’unione fa la forza! Mai come oggi un’espressione così abusata risulta essere la chiave di volta per il futuro. Un unico comune di 80mila abitanti potrà far valere, senza più scusanti, tutte le prerogative per scalzarsi di dosso il giogo opprimente di quelle “sovranità” sovra territoriali che per anni hanno tenuto a freno la nostra crescita. Oggi diamo un indirizzo politico che si spera possa essere il più positivo possibile, ma anche da sprone ai cittadini rossanesi e coriglianesi che nel prossimo futuro saranno chiamati, attraverso il Referendum, a scegliere il destino di questi due municipi.  È questo, in sintesi, il contenuto del messaggio che il sindaco Giuseppe Antoniotti ha pronunciato nel corso della seduta consiliare di ieri pomeriggio (venerdì, 16 gennaio 2015), convocata dal presidente dell’Assise Vincenzo Scarcello, per deliberare l’avvio dell’iter delle procedure burocratiche per la fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano. Presenti in sala, oltre al Primo cittadino, alla Giunta e ai consiglieri, tra gli altri, anche il Consigliere regionale, componente dell’Ufficio di Presidenza, Giuseppe Graziano, il già Sindaco di Rossano nonché già Consigliere regionale,  Giuseppe Caputo, e i rappresentanti del Comitato delle Cento Associazioni che da anni rappresentano la spinta sociale a questo processo di fusione. Oggi – ha detto il Primo cittadino – i Consigli comunali della due Città possono scrivere una pagina di storia straordinaria, che, in qualunque caso, traccerà il destino futuro di queste due comunità. Oggi, spinti da questa speranza, ci sentiamo pervasi da una grande capacità di pensare e progettare nuove geometrie istituzionali. La strada verso la costruzione di questa nuova entità è giusta soprattutto perché crea condizioni nuove e migliori in questo territorio. Certo, il cammino verso la fusione, sulla concretizzazione della quale l’ultima parola spetterà al popolo rossanese e coriglianese attraverso il Referendum, non è privo di resistenze, frutto di stereotipi ideologici e campanilistici che, su entrambi i fronti, tendono a frenare questo processo. Del resto, il sogno di diventare grandi, l’aspettativa di ritrovare insieme quel ruolo guida e di riferimento in questo territorio,comporta degli obblighi. Ed un obbligo su tutti: quello di “raccogliere dal filo” quel fatidico lenzuolo che per secoli ha diviso le due comunità. Una leggenda grottesca, che se fino a qualche decennio fa poteva essere riconosciuta come la metafora distintiva di queste due comunità, oggi non è più condivisibile. Non possiamo continuare ad assistere inermi – ha scandito ancora il sindaco Antoniotti - al depauperamento dei servizi essenziali così come alla soppressione dei diritti primari, solo per l’incapacità di parlare con una voce sola. Iniziamo formalmente l'iter che potrebbe condurre alla creazione di un solo Comune, se i nostri concittadini esprimendosi favorevolmente al referendum lo vorranno. Ringrazio tutti coloro che, da decenni, hanno dato avvio a una intensa collaborazione non solo amministrativa, ma anche associazionistica, sociale e culturale, tra le due comunità. Ringrazio le precedenti Amministrazioni civiche, che sin dagli anni ’90, hanno rafforzato quegli antichi legami dando vita all’Area urbana Corigliano-Rossano. Ringrazio gli Amministratori e i Consiglieri comunali di Rossano e quelli di Corigliano per la dedizione con cui hanno seguito questo iter. Ringrazio il Comitato delle Cento Associazioni che, attraverso il suo lavoro di sensibilizzazione, ha spronato la Classe dirigente e politica affinché giungesse a questo strategico passaggio e che sarà determinante nella fase referendaria nell’educare e sensibilizzare le due cittadinanze. Nei mesi futuri gli Amministratori si troveranno di fronte a scelte di importanza fondamentale: dovranno impostare ora lo sviluppo e il benessere dei prossimi decenni, riorganizzando un territorio che, unito, potrà sviluppare ulteriori punti di forza. E penso, così come ricordavo poc’anzi, all’essenziale potenziamento e completamento di servizie infrastrutture, che nell’ottica di Comune unico avrebbero tempi di realizzazione certi e concisi. Su tutti: l’edificazione e l’entrata in esercizio del Nuovo Ospedale della Sibaritide quale Polo Sanitario di eccellenza del territorio; l’avvio e la conclusione dei lavori del nuovo Depuratore. Non solo. Il senso della fusione va al di là della mera creazione di un unico centro di Governo di una porzione di territorio che consentirà di chiedere ed ottenere l’apertura di un tavolo di discussione con il Governo centrale e con quello Regionale per lo sviluppo della nuova Città e del suo territorio. Potremmo avere – ha aggiunto ancora Antoniotti - più potere contrattuale per chiedere ed ottenere garanzie e tempi certi per la riapertura del Tribunale della Sibaritide(Rossano) e il mantenimento di tanti uffici ad oggi destinati alla soppressione, per pretendere interventi strutturali definitivi per l’ammodernamento della Strada Statale 106 – Megalotti Otto e Nove e sul potenziamento del trasporto ferroviario e marittimo, chiedendo una connotazione turistico-commerciale del Porto della Sibaritide (Corigliano). Noi stiamo provando a dare un seguito alla nostra Storia. Senza pregiudizi, e mettendo da parte ogni campanilismo, questa classe di governo ha inteso, forse più di chiunque altro suo predecessore, probabilmente perché provata dalle ingiustizie subite negli ultimi anni, che l’unione fa la forza. E che ilfuturo dei nostri figli e la sopravvivenza di questo territorio passano obbligatoriamente dalla fusione di queste due grandi e nobili realtà, che portano con sé memorie e tradizioni antiche e che oggi possono e devono essere condivise. Oggi iniziamo a percorrere un nuovo cammino, con l’augurio che sia quanto più leggero e luminoso. Certo che se non mancherà la volontà degli uomini, con l’aiuto di Dio, avremo forza e capacità di costruire presto un’entità omogenea forte delle sue radici e che sa guardare con ottimismo ed entusiasmo al futuro. Buona strada e che porti alla nascita del comune unico Rossano-Corigliano. di seguito la DELIBERA CONSILIARE   Il Consiglio Comunale premesso che le Amministrazioni comunali di Rossano e Corigliano Calabro, recepite anche le istanze delle associazioni che operano sul territorio, hanno dato avvio a livello politico ed istituzionale ad un attivo dibattito sull’opportunità di giungere alla costituzione di un Comune Unico ed intendono iniziare il percorso per valutare insieme alla collettività ed agli enti competenti la fusione dei due Comuni;   Che il dibattito tra i cittadini dei due Enti locali si è arricchito con riflessioni di carattere storico e civile, comprovanti i loro forti legami territoriali, sociali, economici e culturali;   Che la realizzazione di un unico centro di governo, in un territorio che proprio per ragioni storiche, sociali ed economiche ha già forti connotazioni di unitarietà, può consentire di migliorare la qualità dell’amministrazione ed avviare progetti sostenibili per lo sviluppo locale;   Che gli obiettivi che tale progetto di semplificazione istituzionale si propone attengono, in particolare, ad un miglioramento dei livelli di efficienza e di efficacia dell’azione amministrativa, oltre che ad una riduzione della spesa pubblica, ragionevolmente prevedibile a seguito delle inevitabili economie di scala che una corretta gestione unitaria dei servizi naturalmente comporta;   Che la fusione dei comuni può portare ad una valorizzazione politica, amministrativa ed economica in un territorio che, considerato il suo complesso, accoglierà una comunità di oltre 80.000 abitanti residenti;   Che l’istituzione per fusione del nuovo comune risponde all’esigenza di identificare e sostenere nuovi fattori di competitività per il settore industriale, turistico, commerciale, amministrativo, agricolo ed agro-alimentare, individuando, nel contempo, strumenti utili a contrastare la marginalizzazione territoriale e la perdita di competitività subita dal territorio in generale e dal  settore produttivo in particolare;   Che nel territorio dei due Comuni sorgeranno a breve importanti opere infrastrutturali, già finanziate, di grande rilievo:   a)       L’avvio e la conclusione dei lavori, nonché l’entrata in esercizio, del nuovo ospedale della Sibaritide quale Polo Sanitario di eccellenza del territorio;   b)       L’avvio e la conclusione dei lavori, nonché l’entrata in esercizio, del nuovo depuratore pensato a suo tempo dai due Comuni in forma consortile, quale strumento di risoluzione dei problemi ambientali ostativi al rilancio dello sviluppo turistico sulla costa; e – più in generale – la definizione di una politica ambientale più aderente alle vocazioni (turistiche ed agricole) del territorio ed alle esigenze della sua messa in sicurezza;    Che già nel 2007 i Consigli Comunali di Rossano e Corigliano Calabro hanno approvato il patto per lo sviluppo dell’area urbana e che con deliberazione della Giunta Regionale della Calabria n. 159 dell’8.4.2009 sono state identificate le aree urbane che hanno una particolare propensione allo sviluppo, tra cui quella di Corigliano e Rossano, successivamente riconosciuta anche a livello Ministeriale;   Che l’area urbana Corigliano – Rossano è una realtà importante che si sta strutturando, in maniera sinergica e con il metodo della partecipazione e del coinvolgimento, anche con gli altri comuni contermini attraverso la costruzione di strumenti di pianificazione, di promozione e di valorizzazione del territorio nel suo complesso: 1)       il piano strutturale associato (PSA) che l’area urbana ha strutturato con i Comuni di Cassano Allo Ionio, Crosia e Calopezzati; 2)       il piano integrato di sviluppo urbano (PISU); 3)       i piani strategici dei Comuni Corigliano – Rossano, strutturati in modo che convergano verso scenari di sviluppo comuni a medio e lungo termine; 4)       il sistema turistico locale «Terre Ionico Silane» (STL); 5)       i progetti integrati di sviluppo locali (PISL); 6)       i Gruppi di Azione Costiera (GAC)- «I Borghi Marinari della Sibaritide»; 7)       il progetto integrato per la valorizzazione dei centri storici della Calabria «i Borghi dei Castelli, delle Grotte, dei Monasteri»;   Che sono stati, altresì, avviati contatti per pervenire ad anticipare gli effetti della fusione su: a)       la gestione associata della Centrale Unica di committenza (CUC); b)       una comune programmazione culturale e turistica, per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale e la promozione dell’offerta turistica; c)       la valorizzazione dei borghi marinari di Schiavonea e S.Angelo, anche in vista di un loro futuro collegamento, lungo il litorale che ricade nell’area urbana da fondere;   Che tali iniziative, pur necessarie e dai risultati a volte anche apprezzabili, oggi si dimostrano non sufficienti per accettare e rilanciare la grande sfida del profondo e rapido cambiamento istituzionale richiesto dalle mutate condizioni sociali ed economiche del nostro Paese;   Che la semplice resistenza e protesta, pur giusta e legittima, non è stata fin qui in grado di arrestare il progressivo impoverimento  di presenze istituzionali ed amministrative essenziali per la convivenza civile e lo sviluppo economico;   Che a tanto ha reagito anche la “società civile” che, attraverso le libere Associazioni operanti sul territorio, le forze economiche e le organizzazioni sociali,  ha sviluppato un intenso e costruttivo dibattito pervenendo all’elaborazione ed alla  formalizzazione di una proposta di fusione dei comuni di Corigliano e Rossano, come forte elemento di rottura capace di ridare fiducia ed entusiasmo;   Che tale iniziativa si colloca pienamente nello spirito della recente Politica Nazionale (L. n.56/2014, Legge di stabilità 2015, lavori Commissione sulla spending review) ed anzi la sopravanza in considerazione dell’entità demografica dei due Comuni da fondere che superano gli 80.000 residenti e dell’importanza del contesto territoriale, creando così la terza Città dell’intera Regione Calabria;   Che il senso della fusione va al di là della mera realizzazione di un unico centro di governo di una porzione di territorio, sia per  via del miglioramento dei livelli di efficienza e di efficacia dell’azione amministrativa e dell’erogazione dei servizi che ne deriverà, sia per la sua straordinarietà, che consentirà di chiedere ed ottenere l’apertura di un tavolo di discussione con il Governo centrale e con quello Regionale (necessario soggetto partecipe del procedimento di fusione) per:   1)       convenire su misura e forma delle incentivazioni economiche e finanziarie previste dalle norme per il decennio successivo alla fusione; 2)       richiedere ed ottenere garanzie e tempi certi per:   a)       La concreta attuazione di un progetto di rilancio del Porto di Corigliano, che lo veda, esclusivamente, al servizio della vocazione turistica del territorio e al centro di un progetto di sviluppo economico e commerciale e non utilizzato per fini e scopi che ne potrebbero pregiudicare l’uso a cui è destinato; b)       La riapertura del già Tribunale di Rossano nell’ambito della nuova delega sulla geografia giudiziaria che il Governo deve chiedere alle Camere, in coerenza con i reiterati pronunciamenti del Parlamento, le deliberazioni unanimi del Consiglio Regionale, di quello della Provincia di Cosenza e di tutti i Consigli dei Comuni del Circondario; c)       L’attuazione di un’efficace politica dei trasporti intermodale per l’intera area, che contempli interventi strutturali e/o funzionali sulla SS 106 (strada della morte) nel tratto che interessa il territorio dei due Comuni deliberanti, sul  trasporto ferroviario a partire dalle tratte brevi a servizio del traffico pendolare, sul Porto di Corigliano; d)       Il ripensamento della qualità della presenza sul territorio di importanti presidi amministrativi, direttamente collegati, per i servizi erogati, con le attività economiche e con il loro sviluppo (Agenzia delle Entrate, Inail, etc.) con la possibilità di istituire la casa del welfare;   Considerato   Che la proposta è riconducibile alle ipotesi disciplinate dallo Statuto comunale;         Visti   Il D.lgs n. 267 del 28 agosto 2000 “testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” e s.m.e i.; la L. n. 56 del 7 aprile 2014 ( Legge Del Rio ), art. 1, com. 116 e segg.;   L’art. 46, c. 5 dello Statuto Regionale, il quale prevede che “La Regione favorisce la gestione coordinata e associata delle funzioni da parte dei Comuni, promuovendo la fusione”;   La Legge della Regione Calabria n. 15 del 24 novembre 2006 “Riordino territoriale ed incentivazione delle forme associative di Comuni” ed, in particolare, l’art. 5, rubricato come “Fusione di Comuni” al comma 3 prevede che “l’istituzione di un nuovo Comune mediante fusione di uno o più comuni contermini deve essere preceduta da un referendum sulle delibere consiliari di fusione svolto secondo le vigenti disposizioni legislative regionali”;   La Legge della Regione Calabria del 5 aprile 1983 n. 13 “Norme di attuazione dello statuto per l’iniziativa legislativa popolare e per i “referendum” ed, in particolare: Art.40 (referendum consultivo obbligatorio sulla istituzione di un nuovo Comune e sui mutamenti delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali), per come novellato dall’art. 1 L.R. n.17 del 30.05.2012, al comma 1 prevede che “Prima di procedere all’approvazione di ogni progetto di legge che comporti l’istituzione di nuovi Comuni ovvero mutamenti delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali, il Consiglio Regionale delibera l’effettuazione del referendum consultivo obbligatorio”;   DELIBERA   Di ritenere la narrativa che precede quale parte integrante della presente delibera.   Di dare impulso al procedimento di fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano Calabro, con la previsione dell’istituzione dei municipi e di adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi nell’ambito dei territori coincidenti con le preesistenti istituzioni comunali;   Di sottoporre la presente deliberazione a referendum popolare secondo le vigenti disposizioni legislative regionali;   Di trasmettere, all’uopo, copia della presente delibera unitamente a quella che adotterà il Comune di Corigliano e d’intesa con lo stesso, alla Regione Calabria, e per essa al Presidente della Giunta ed a quello del Consiglio per la partecipazione al procedimento nell’ambito delle proprie competenze, sul piano legislativo e su quello amministrativo, dovendosi altresì, all’esito, procedere alla conseguente modifica delle circoscrizioni comunali;   Di trasmettere la presente deliberazione al Comune di Corigliano Calabro.   Di dichiarare l’immediata esecutività della presente delibera.

di Redazione | 17/01/2015

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