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Crosia (Cosenza) - Il Vescovo visita per la prima volta la parrocchia “Divino Cuore di Gesù” di Mirto


 Il nuovo Arcivescovo di Rossano – Cariati, monsignor Giueppe Satriano, per la prima volta, ha fatto visita alla parrocchia “Divino Cuore di Gesù” di Mirto. Ampia la partecipazione di fedeli. Un gran numero di persone ha affollato la chiesa parrocchiale che vanta mezzo secolo di storia. Fra gli altri, anche, il sindaco della cittadina ionica, Antonio Russo, accompagnato dai rapprentanti della Polizia municipale, la consigliere comunale, Caterina urso, il comandante della Caserma dei Carabinieri, Maresciallo, Ettore Caputo. Il carisma del presule di origine pugliese è ormai noto. Il suo sorriso riesce a parlare al cuore della gente. La sua schiettezza consente un dialogo aperto. La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dallo stesso Vescovo e concelebrata da don Pino De Simone (già parroco in solidum di questa parrocchia, ma ancora a essa fortemente legato) e dal parroco, don Umberto Pirillo. Quest’ultimo, all’inizio della celebrazione, nel presentare la realtà parrocchiale, ha manifestato l’abbraccio festante della comunità al nuovo Pastore della Chiesa rossanese. Ha sottolineato la collaborazione con le altre parrocchie presenti nel territorio comunale di Crosia. Una realtà, quella del Divin Cuore di Gesù,  che è stata rappresentata dal parroco come un “cantiere sempre aperto”. Interessante e ricca di stimoli l’omelia del Vescovo. Ha esordito autodefinendosi come un “peccatore amato”. Ha detto che <<le nostre sofferenze sono già ospitate nel Cuore di Gesù>>. Ha messo in risalto che la felicità non si raggiunge con la ricchezza o con i beni materiali, ma soltanto se sappiamo che c’è qualcuno che ci ama. Gesù ci ama. Ha evidenziato che <<è la Parola di Dio che ci insegna a vi vivere e ci consola>>. Monsignor Satriano, inoltre, ha detto che chi incontra l’amore del Signore non rimane più lo stesso: viene guarito dentro e fuori. Ai bambini e agli adulti ha fatto notare che non bisogna praticare un “cristianesimo triste”. Dobbiamo imparare stare di più davanti all’Eucaristia. <<Dio non lascia solo nessun uomo>>. Poi, il monito del Vescovo: <<Dobbiamo pregare di più e dobbiamo pregare meglio>>. Dunque, l’invito a una preghiera di “qualità”. La necessità di rilanciare “l’apostolato della preghiera”. Ha, inoltre, esortato i fedeli a imparare a “camminare insieme”. Prima della benedizione finale, il Vescovo, nella stessa chiesa di Mirto, ha avuto un momento di interazione e confronto con i fedeli della comunità parrocchiale. Adulti e bambini hanno avuto la possibilità di dialogare con il proprio Pastore, facendo riflessioni e ponendo quesiti, a cui, puntualmente, monsignor Satriano a dato risposte.

di Redazione | 16/01/2015

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