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Cosenza (Cosenza) - Leonardo De marco e’ il nuovo Presidente provinciale Mcl. Eletto per acclamazione nell’XI congresso provinciale


Non ci sono stati dubbi. Per i 142 delegati, in rappresentanza dei circoli della Provincia di Cosenza, a nome dei 3.800 iscritti del Movimento Cristiano Lavoratori della Provincia di Cosenza, Leonardo De Marco è l’uomo di rappresentanza chiamato a traghettare il “movimento ecclesiale di testimonianza evangelica organizzata” verso e sfide e gli impegni dell’agire sociale dei prossimi quattro anni. Eletto per acclamazione, indistintamente da tutti, andrà a ricoprire la carica di Presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori di Cosenza.  La sua elezione, alla presenza del segretario nazionale generale Mcl, Tonino Inchingoli, e del Presidente regionale Mcl Calabria, Vincenzo Massara, e del consigliere generale Mcl Giovani, Paolo Trotta, ha segnato – riferisce testualmente una nota dell’Ufficio stampa Av news - l’ultimo atto dell’interna e partecipata assise riunita presso il Salone degli Specchi di Cosenza in occasione dell’XI Congresso Provinciale di Cosenza. «Una assise – ha dichiarato De Marco nel corso del suo intervento di presentazione – che rappresenta un momento importante per la vita del movimento e per l’intera comunità che ci osserva con particolare attenzione e che da noi si attende risposte certe e concrete». I valori del movimento e il sentirsi cristiani per il neo presidente «vanno utilizzati come portata di coesione per affrontare le sfide future». Allora bisogna «re - iniziare a svolgere idonee funzioni di servizio agli uomini e alle loro necessità» e lo si può fare attraverso «un impegno culturale più serio, una maggiore formazione etica, una partecipazione più attiva e responsabile di tutte le componenti sociali». Il Movimento in provincia di Cosenza vuole svolgere da oggi «un ruolo decisivo» diffidando dalle «idee in uniforme, perché crede nell’impegno sociale quale esercizio della carità, che ritiene la lotta sociale quale legge di progresso, perché si batte affinché ci sia per tutti libertà, ma una libertà ricca di proiezioni solidali». Un movimento che ha sempre «più bisogno di uomini credenti e credibili, coraggiosi e progettuali, forti interiormente, pensosi e ricchi di umanesimo cristiano». De Marco è stato chiaro, l’Mcl a Cosenza come in altre parti del Paese, «dovrà avere sempre più attenzione alle problematiche legate alle classi sociali deboli, a quei nuclei familiari che versano in disagevoli condizioni economiche, a quello con numerosi figli a carico, e alle tante famiglie monoreddito, nonché dovrà prefiggersi il raggiungimento, per ogni cittadino, di una dimensione di vita più dignitosa, mediante uno sviluppo sempre maggiore della imprenditorialità locale». Uno degli obiettivi del nuovo corso dell’MCL cosentino sarà «favorire la nascita di quella cultura che privilegia i compiti e le attività di intermediazione, si da ristabilire un rapporto più equilibrato fra economia, risorse e bisogni della comunità». Un «rinnovato patto sociale» - secondo De Marco – va riproposto nella maniera in cui «efficienza e solidarietà si collochino in un migliore rapporto tra di loro, mediante l’elaborazione di una nuova e diversa cultura politica». Un percorso avvincente e difficile, frutto di quella «rivoluzione culturale» che è stata richiamata pochi giorni fa nell’assemblea castrovillarese prima del congresso provinciale, per il quale «è necessario che tutti insieme – ha ribadito De Marco – ci impegniamo a costruire un MCL sempre più dinamico e aperto, con un gruppo dirigente omogeneo, affiatato e determinato, che sappia sapientemente fruttificare, perché un movimento serio si misura non solo dai valori ma dai fatti della sua classe dirigente». Dirigenti che dovranno essere dotati di «forte sensibilità, spirito di generosa intraprendenza» per un movimento che «sa innovare e rinnovare la cultura sociale, che non la svuota e disumanizza, perché improntata e imperniata al dialogo e alla partecipazione, che persegue quella politica che si fa senso comune del bene comune, tavola di valori di solidarietà e di eguaglianza, comportamento giusto che sa costruire in alleanza e non in antagonismo».  

di Redazione | 04/07/2010

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