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Crosia (Cosenza) - L’Arcivescovo Satriano per la prima volta nella parrocchia “San Giovanni Battista”


 La parrocchia “San Giovanni Battista” di Mirto ha vissuto una giornata di festa. Per la prima volta ha fatto ingresso nella comunità parrocchiale situata nella zona sottoferrovia di Mirto il neo Arcivescovo di Rossano – Cariati, monsignor Giuseppe Satriano. Tanta la gioia. Una vera e propria festa. Il presule è stato accolto da tanti bambini con i palloncini bianchi. Numerosi striscioni di “benvenuto” lungo le strade cittadine. Folta la partecipazione di fedeli alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo. Il parroco, don Giuseppe Ruffo, nel dare il benvenuto al nuovo Pastore della Chiesa rossanese, ha sottolineato che questa parrocchia si avvia verso i trenta anni di storia. Infatti, è stata istituita nel 1986. <<La sua presenza – ha detto don Giuseppe rivolgendosi al Vescovo – è dono dello Spirito Santo>>. Monsignor Satriano, nel corso dell’omelia, ha messo in risalto l’importanza del silenzio. Anche quello interiore. Poi, ha parlato della Croce come amore del mondo. Punto di forza, ha detto, per risollevarci dai problemi. La Croce ha segnato la morte dell’egoismo. <<Solo se accetto la croce rinasco in Dio e vivo nella luce>>. Il Presule, per di più, ha messo in risalto che nella vita di tutti i giorni non riusciremmo a camminare e ad affrontare tante situazioni se non fossimo sorretti dalle braccia del Signore. Prima della benedizione finale, il Vescovo ha voluto un momento di interazione e confronto con i fedeli. Ognuno ha potuto esprimere il proprio pensiero, porre quesiti ed esternare i propri sentimenti. Tante domande. <<Il mio compito>>, ha detto mons. Satriano rispondendo a un quesito sulla mobilità dei sacerdoti, <<è far stare bene tutta la chiesa>>. Per il Vescovo questo territorio calabro si aspetta un riscatto d’orgoglio. Dunque, non si può più delegare agli altri. Lo sviluppo dovrà partire dal basso. <<La Calabria la salveranno i calabresi>>. Ha parlato della sua esperienza missionaria. <<L’Africa mi ha trasformato. Sono stato evangelizzato. Mi ha insegnato, attraverso i poveri, a capire l’essenza della vita>>. Ed ha aggiunto: <<Il Vangelo l’ho studiato in seminario ma l’ho imparato in Africa>>. Dopo la celebrazione, nell’oratorio parrocchiale i saluti formali. La segretaria del Consiglio pastorale parrocchiale, Maria Ruperto, ha presentato la comunità. In quasi 30 anni si sono succeduti 4 parroci. Ha riferito le azioni che si svolgono settimanalmente e ha illustrato i gruppi presenti in parrocchia. Il sindaco di Crosia, Antonio Russo, ha parlato del senso di appartenenza a una realtà territoriale. Il bisogno di fare politica per gli interessi dei cittadini. <<Un politico deve dare non prendere>>. Ha detto che quella di Mirto <<è una comunità sana. L’Amministrazione cerca di essere vicina alla chiesa locale>>. Infine, il Primo cittadino ha donato al Vescovo la Chiave della Città. 

di Redazione | 12/12/2014

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