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Crotone (Crotone) - L’orafo Michele Affidato realizza lo Stemma Papale. In attesa della storica visita di Papa Francesco in Calabria


Sta prendendo forma, all’interno del laboratorio del maestro orafo crotonese Michele Affidato, lo Stemma Papale che la Diocesi di Crotone - S. Severina intende donare a Papa Francesco in occasione della sua storica visita in Calabria, prevista per il prossimo 21 giugno a Cassano allo Jonio. Il maestro orafo crotonese già nel 2011  aveva realizzato lo Stemma di Papa Benedetto XVI in occasione della visita alla città di Lamezia Terme. Nel suo laboratorio di piazza Pitagora, il maestro Affidato ha realizzato negli ultimi anni numerose opere di arte sacra che hanno ricevuto la benedizione di ben tre pontefici. Definito, per questo, “l’orafo dei Papi”, negli anni Affidato ha incontrato sei volte papa Giovanni Paolo II e nove volte Benedetto XVI. Sono cinque, invece, le opere di arte sacra realizzate dal maestro Michele Affidato che sono state benedette da Papa Bergoglio: la spada realizzata per San Michele Arcangelo di Cuturelle, la corona creata per Santa Veneranda in Carfizzi, le corone della Madonna Regina Pacis della cattedrale di Ostia, lo Stellario per l’Immacolata di Castelsilano, le corone la Madonna della Pietra di Chiaravalle ed il prossimo 18 giugno, proprio alla vigilia della sua visita in Calabria, Papa Francesco in Vaticano benedirà un’altra opera realizzata da Affidato: la Palma in argento per la statua di San Pantaleone in Papanice. “Incontrare il Papa è sempre un momento di grazia ed ogni volta è come se fosse la prima”, commenta Michele Affidato che racconta di serbare con particolare piacere il ricordo dell’incontro avuto con papa Francesco in occasione della benedizione della spada di San Michele Arcangelo. Si tratta del secondo incontro con il neo eletto Papa che, se la prima volta lo colpì per l’approccio profondamente affettuoso e diretto, per l’abbraccio caloroso ed il bacio con cui il Pontefice non esitò a salutarlo, quella volta lo conquistò con il suo spirito giocoso. “Appena si è avvicinato a darmi la mano gli ho detto: ‘Lunga Santità, Santo Padre. Sono onorato di incontrarla per la seconda volta’ – racconta Affidato - Nella mano sinistra sorreggevo la spada di San Michele che Papa Francesco si è messo ad osservare  molto divertito e sorridente. Ed infatti mi ha subito detto con fare scherzoso: ‘Questa spada non serve per ammazzare qualcuno?’. Ed io ho risposto: ‘Sicuramente no, Santità. E’ la spada che ho realizzato per San Michele Arcangelo. di cui porto anche io il  nome’. E lui, sempre sorridente – prosegue Affidato – ha replicato: ‘Ah, bene, quindi è la spada della protezione e della difesa’”. In quell’occasione, Papa Francesco si soffermò ad osservare con attenzione i dettagli della spada, dicendosi colpito dalla luce emanata e dalle pietre utilizzate, ed Affidato, onorato dell’interesse del Pontefice gli illustrò le caratteristiche della sua opera, realizzata in argento lucido ed argento dorato e nella quale sono incastonate pietre di ametiste e topazi. Nel frattempo il parroco di Cuturella, Don Vincenzo Moniaci, sorreggeva il bassorilievo di San Michele e il Papa, sempre sorridente, indicando il quadro esclamò: “San Michele sarà contento per la spada”. L’incontro virò verso nuove emozioni quando, al momento del congedo, Affidato affidò a Papa Francesco alcuni pensieri: “Grazie Santità, il suo carisma e i suoi messaggi ci danno tanta forza e speranza, specie in un periodo cosi difficile. La ringrazio come cristiano per aver fatto risvegliare in tante persone quella fede e spiritualità che da tempo avevano abbandonato e per averli riavvicinati alla Chiesa”. “A quel punto il Papa mi ha guardato fisso negli occhi col volto serio, stringendomi forte la mano ed il braccio mi ha sussurrato: ‘Prega per me, figlio, ne ho tanto bisogno”. “E’ difficile descrivere – commenta Affidato – l’emozione e la gioia che mi ha trasmesso quell’incontro con Papa Bergoglio. Ogni incontro con un Pontefice mi ha arricchito dal punto di vista spirituale, regalandomi profonde emozioni, profonda spinta e rinnovata motivazione per il mio cammino artistico”. Ed è proprio in nome di questa sempre nuova motivazione che il maestro Affidato sta lavorando allo Stemma Papale che sarà offerto  a Bergoglio in occasione dell’attesissima visita alla gente di Calabria. Un’opera che la Diocesi di Crotone - S. Severina intende donare a Papa Francesco per esprimere tutto l’affetto filiale della Chiesa crotonese verso il Santo Padre. Sta prendendo forma, all’interno del laboratorio del maestro orafo crotonese Michele Affidato, lo Stemma Papale che la Diocesi di Crotone - S. Severina intende donare a Papa Francesco in occasione della sua storica visita in Calabria, prevista per il prossimo 21 giugno a Cassano allo Jonio. Il maestro orafo crotonese già nel 2011  aveva realizzato lo Stemma di Papa Benedetto XVI in occasione della visita alla città di Lamezia Terme. Nel suo laboratorio di piazza Pitagora, il maestro Affidato ha realizzato negli ultimi anni numerose opere di arte sacra che hanno ricevuto la benedizione di ben tre pontefici. Definito, per questo, “l’orafo dei Papi”, negli anni Affidato ha incontrato sei volte papa Giovanni Paolo II e nove volte Benedetto XVI. Sono cinque, invece, le opere di arte sacra realizzate dal maestro Michele Affidato che sono state benedette da Papa Bergoglio: la spada realizzata per San Michele Arcangelo di Cuturelle, la corona creata per Santa Veneranda in Carfizzi, le corone della Madonna Regina Pacis della cattedrale di Ostia, lo Stellario per l’Immacolata di Castelsilano, le corone la Madonna della Pietra di Chiaravalle ed il prossimo 18 giugno, proprio alla vigilia della sua visita in Calabria, Papa Francesco in Vaticano benedirà un’altra opera realizzata da Affidato: la Palma in argento per la statua di San Pantaleone in Papanice. “Incontrare il Papa è sempre un momento di grazia ed ogni volta è come se fosse la prima”, commenta Michele Affidato che racconta di serbare con particolare piacere il ricordo dell’incontro avuto con papa Francesco in occasione della benedizione della spada di San Michele Arcangelo. Si tratta del secondo incontro con il neo eletto Papa che, se la prima volta lo colpì per l’approccio profondamente affettuoso e diretto, per l’abbraccio caloroso ed il bacio con cui il Pontefice non esitò a salutarlo, quella volta lo conquistò con il suo spirito giocoso. “Appena si è avvicinato a darmi la mano gli ho detto: ‘Lunga Santità, Santo Padre. Sono onorato di incontrarla per la seconda volta’ – racconta Affidato - Nella mano sinistra sorreggevo la spada di San Michele che Papa Francesco si è messo ad osservare  molto divertito e sorridente. Ed infatti mi ha subito detto con fare scherzoso: ‘Questa spada non serve per ammazzare qualcuno?’. Ed io ho risposto: ‘Sicuramente no, Santità. E’ la spada che ho realizzato per San Michele Arcangelo. di cui porto anche io il  nome’. E lui, sempre sorridente – prosegue Affidato – ha replicato: ‘Ah, bene, quindi è la spada della protezione e della difesa’”. In quell’occasione, Papa Francesco si soffermò ad osservare con attenzione i dettagli della spada, dicendosi colpito dalla luce emanata e dalle pietre utilizzate, ed Affidato, onorato dell’interesse del Pontefice gli illustrò le caratteristiche della sua opera, realizzata in argento lucido ed argento dorato e nella quale sono incastonate pietre di ametiste e topazi. Nel frattempo il parroco di Cuturella, Don Vincenzo Moniaci, sorreggeva il bassorilievo di San Michele e il Papa, sempre sorridente, indicando il quadro esclamò: “San Michele sarà contento per la spada”. L’incontro virò verso nuove emozioni quando, al momento del congedo, Affidato affidò a Papa Francesco alcuni pensieri: “Grazie Santità, il suo carisma e i suoi messaggi ci danno tanta forza e speranza, specie in un periodo cosi difficile. La ringrazio come cristiano per aver fatto risvegliare in tante persone quella fede e spiritualità che da tempo avevano abbandonato e per averli riavvicinati alla Chiesa”. “A quel punto il Papa mi ha guardato fisso negli occhi col volto serio, stringendomi forte la mano ed il braccio mi ha sussurrato: ‘Prega per me, figlio, ne ho tanto bisogno”. “E’ difficile descrivere – commenta Affidato – l’emozione e la gioia che mi ha trasmesso quell’incontro con Papa Bergoglio. Ogni incontro con un Pontefice mi ha arricchito dal punto di vista spirituale, regalandomi profonde emozioni, profonda spinta e rinnovata motivazione per il mio cammino artistico”. Ed è proprio in nome di questa sempre nuova motivazione che il maestro Affidato sta lavorando allo Stemma Papale che sarà offerto  a Bergoglio in occasione dell’attesissima visita alla gente di Calabria. Un’opera che la Diocesi di Crotone - S. Severina intende donare a Papa Francesco per esprimere tutto l’affetto filiale della Chiesa crotonese verso il Santo Padre.

di Redazione | 11/06/2014

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