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Crotone (Crotone) - Soddisfazione del CdA della BpMezz: chiude il bilancio 2013 con un utile di 23,5 milioni di euro


Il Consiglio di Amministrazione della Banca popolare del Mezzogiorno ha approvato il bilancio che verrà presentato alla prossima Assemblea dei Soci, convocata a Crotone per sabato 5 aprile. Pur operando in un contesto in cui permane la forte crisi economica, ancora più sentita nelle regioni del Mezzogiorno, la BPMezz è riuscita, attraverso un’attenta gestione dei costi e dei rischi, a ottenere risultati positivi. Dati che sono ancora più significativi se rapportati al difficile scenario economico in cui stiamo operando. Il 2013, infatti, indicato da tutti gli operatori come l’anno dell’uscita dalla crisi, in realtà è stato caratterizzato da una stagnazione del sistema economico che stenta ad intraprendere tuttora la via del rilancio. Malgrado il calo dei finanziamenti sia da parte delle famiglie che delle imprese abbia determinato un peggioramento dei risultati economici dell’intero sistema bancario, le banche del territorio e le banche popolari, come la BPMezz, proprio in questa fase hanno dimostrato ancora di più l’importanza del proprio ruolo, fondato sul saldo legame alle proprie radici e su una filosofia di relazioni con la comunità basata sulle persone ancor prima che sui prodotti. Il bilancio della BPMezz mostra una Banca solida e competitiva, che conquista sempre di più il favore della clientela.   Crescono, i volumi degli impieghi Nonostante il perdurare di questa crisi economica abbia ridotto il potere di acquisto delle famiglie e le capacità di investimento delle imprese, la BPMezz ha continuato a sostenere le esigenze del territorio. Gli impieghi verso la clientela sono stati pari a 2.590,7 milioni di euro registrando un aumento dello 0,64%: un dato molto positivo se si considera che l’intero sistema bancario ha registrato una flessione dei finanziamenti pari al -4,3%. Un indicatore su tutti esprime il sostegno che la Banca svolge a favore dell’economia locale: l’87% dei fondi raccolti dalla clientela viene reinvestita sotto forma di finanziamenti alle imprese e alle famiglie dei territori in cui opera la Banca (era pari all’81% nel 2012). Gli effetti della crisi economica sono ben evidenziati a livello bancario dall’aumento delle “sofferenze” legate all’incremento dei soggetti debitori che si trovano in stato di seria difficoltà nella restituzione dei finanziamenti. Grazie ad una rigorosa politica di accantonamento e all’attento sistema di monitoraggio adottato per individuare per tempo le diverse situazioni di difficoltà dei clienti, la BPMezz ha registrato nel 2013 un indicatore della “qualità del credito”, dato dal rapporto tra le sofferenze e gli impieghi, pari al 4,16%, in linea con il dato nazionale; in tale contesto le rettifiche operate hanno determinato un aumento del grado di copertura dei crediti dubbi che passa dal 35,28% al 36,98%.     I volumi dei depositi scendono a causa del ridotto reddito disponibile delle famiglie La difficile situazione economica, ben rappresentata dal forte incremento del tasso di disoccupazione, sta mettendo in seria difficoltà i bilanci delle famiglie, riducendone il potere di spesa e il reddito disponibile. Sul fronte della raccolta diretta in termini di media liquida, ossia del volume dei risparmi che la clientela ha affidato all’Istituto, la BPMezz ha registrato nel 2013 una flessione dell’1,05%.   La raccolta indiretta, ossia gli investimenti fatti dai clienti tramite la BPMezz sui mercati finanziari e assicurativi, mostra un aumento del 4,18%. Ne consegue che al 31 dicembre 2013 la raccolta complessiva risulta pari a 4,4 miliardi di euro, registrando una flessione del 3,19% rispetto all’anno precedente.   I risultati economici: come la BPMezz ha raggiunto un utile di 23,5 milioni La Banca Popolare del Mezzogiorno presenterà ai suoi soci un utile, al netto delle imposte, di 23,5 milioni di euro, in flessione del 6,76% rispetto allo scorso anno; in realtà detta flessione risente del maggior carico fiscale dovuto ai recenti interventi legislativi. Al lordo della fiscalità, infatti, abbiamo un incremento dell’utile 2013 pari al 12,33%. Tale risultato, che riteniamo molto soddisfacente, si è ottenuto nonostante la forte politica prudenziale adottata dall’Istituto, che ha visto una crescita degli accantonamenti per rischi di credito, legata all’aumento delle sofferenze appena evidenziate.   Al raggiungimento di questo risultato hanno concorso principalmente:
  • la crescita delle principali voci di ricavo della Banca legate ai servizi bancari e finanziari: il margine di interesse si incrementa del 2,56%, mentre  le commissioni nette, rettificate per componenti contabilizzate in altre voci lo scorso anno, aumentano del 3,1%, il margine di  intermediazione, depurato da componenti straordinarie registrate l’anno precedente cresce del 2,69%;
 
  • un’attenta politica di gestione dei costi, che nel 2013 hanno registrato una flessione del 5,3%.
  Crescita e rafforzamento del patrimonio La BPMezz dimostra di essere una realtà molto solida, con una gestione incentrata sulla prudenza e la copertura dei rischi. Il ‘Tier 1 capital ratio’ – ossia il rapporto tra il Patrimonio di base della banca e le attività di rischio ponderate – è salito dal 15,02% del 2012 al 16,38% del 2013: un dato molto positivo considerando che le indicazioni di Banca d’Italia pongono come valore di riferimento l'8%. Ciò dimostra che la BPMezz è ben patrimonializzata soprattutto rispetto all'esposizione ai rischi. L'incremento del 2013 è legato al fatto che la BPMezz ha messo a Patrimonio il 61% dell'Utile. Incluso il risultato di esercizio il patrimonio aumenta del 5,1%, attestandosi a 391 milioni di euro.   Il Direttore Generale, Roberto Vitti (foto), afferma: “I risultati del bilancio appena concluso dimostrano come, anche nel Mezzogiorno, se si opera nel rispetto delle norme e nel rispetto delle esigenze dei clienti, si possano ottenere risultati positivi. I clienti ci scelgono perché hanno fiducia in noi e riconoscono la competenza e la trasparenza del nostro Personale a cui rivolgo i complimenti per i risultati raggiunti. E noi applichiamo in ogni ambito questo modo semplice e “popolare” di operare: è per questo motivo che  anche alle scelte che riguardano la gestione della nostra azienda ci siamo ispirati a ciò che in questo periodo stanno facendo tanti piccoli imprenditori e padri di famiglia per affrontare la crisi: tagliare i costi superflui ed accantonare i risultati positivi finora raggiunti per proteggere la nostra azienda dai rischi del contesto economico in cui opera e che resta dominato dall’incertezza”.   Il Presidente Francesco Lucifero afferma: “Sono molto orgoglioso dei brillanti risultati del nostro Istituto, un’azienda che, nonostante la crisi e le difficoltà storiche dei territori in cui opera, riesce a raggiungere ogni anno traguardi eccellenti e sempre più ambiziosi. Ciò mi fa essere sereno rispetto alle nuove sfide che ci attendono. Il mondo bancario è attraversato in questo momento da grandi cambiamenti e tocca a noi operatori saperci adattare a tali novità per continuare a raggiungere risultati positivi e non farci invece travolgere dagli eventi. Il raggiungimento di questi splendidi risultati è stato possibile grazie al sostegno dei tanti Soci e Clienti, che ringrazio per la fiducia che continuano ad esprimere nei confronti della Banca. Ma il mio maggiore riconoscimento va alle nostre qualificate Risorse Umane che svolgono il loro quotidiano lavoro con professionalità, passione e attaccamento all’Istituto, condividendone i valori etici e morali. I nostri dipendenti sono il vero patrimonio del nostro Istituto, un patrimonio straordinario e importantissimo che deve essere valorizzato in quanto composto da personalità valide e competenti che nel corso di questi anni hanno permesso il raggiungimento degli ottimi risultati della nostra Banca”.

di Redazione | 23/03/2014

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