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Crosia (Cosenza) - Il pala - teatro comunale verrà intitolato a Giacomo Carrisi e la piazza antistante a Nicola Iannelli


Il pala-teatro comunale di Mirto sarà intitolato al maestro Giacomo Carrisi, mentre la piazza antistante verrà dedicata all’artista Nicola Jannelli. Si tratta di una scelta dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gerardo Aiello. La cerimonia di intitolazione avverrà il prossimo 26 gennaio, solennizzata dall’Orchestra di Fiati “Città di Crosia”, diretta dal maestro Salvatore Mazzei, che eseguirà pezzi verdiani e composizioni di Giacomo Carrisi. Nicola Iannelli, nato a Cariati, è vissuto e ha operato a Roma. Pittore dallo stile personalissimo e, perciò, inconfondibile, con tratti, pennellate e toni espressionisti ha interpretato e raffigurato con passione e profondo amore luoghi e umanità della sua Cariati e del territorio. Fra le tante sue opere, molte delle quali sono state esposte in importanti mostre nazionali e internazionali, si ricordano le tele e i murales che impreziosiscono le chiese e alcune case private di Mirto. Giacomo Carrisi  (1906-1990) è stato compositore, direttore e insegnante di musica. A lungo ha operato a Mirto e nei paesi del circondario, trasmettendo amore e passione per la musica a tanti giovani e a intere comunità. Nato in Puglia da una nobile famiglia di musicisti, diventò giovanissimo la prima tromba della banda costituita dal papà e raggiunse un livello alto di preparazione, tale da renderlo noto e famoso in tutta la regione, conteso, pertanto, da ogni ente e associazione privata o pubblica. La carriera di Giacomo Carrisi si svolge principalmente in Calabria. Debutta a Oriolo Calabro nel 1934 e, due anni dopo, si sposta a Bocchigliero, dove costituisce, di sua iniziativa, la banda cittadina e dove incontra la futura moglie, signora Isidora, che gli darà due figli, Giuseppe ed Ermanno. Nel 1937 si sposta a Longobucco, chiamato dal potestà della città silana, avv. Giuseppe Lavia, che gli affida il compito di ricostruire la locale banda musicale. Il Maestro Giacomo, infatti, diede prestigio al complesso musicale non solo per le sue riconosciute qualità di maestro direttore e concertatore, ma anche per la sua prolifica e brillante vena di compositore di pezzi bandistici con i quali arricchì il repertorio della banda, pezzi che ancora oggi vengono eseguiti da varie bande calabresi e non. A Longobucco, il maestro Giacomo insegnò musica nella locale scuola media e diede lezioni private a centinaia di ragazzi. Negli anni ‘60 spostò la sua residenza a Mirto, dove continuò la sua meritoria opera di musicista, ponendo le basi per la ricostruzione della locale banda Città di Crosia, insegnando presso le scuole medie di Rossano e Caloveto e formando musicalmente altre generazioni di giovani, alcuni dei quali hanno poi brillantemente concluso la loro preparazione presso vari Conservatori italiani.  

di Redazione | 18/01/2014

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