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Rossano (Cosenza) - Messaggio natalizio di Mons. Antonio De Simone, Amministratore diocesano di Rossano - Cariati


<<Natale è la Festa dei Cristiani, è la Festa dell’Amore, è il più grande evento della Storia, l’inizio di una nuova umanità: Dio continuando ad essere Dio, comincia ad essere anche uomo. Dopo il Natale promesso (Gn 3, 15; Is 11, 1-9), il Natale atteso (AT), il Natale storico (Lc 2, 1-20), come ulteriore dono divino, giunge a noi il Natale 2013, Natale esistenziale. Ora Egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché Lo accogliamo nella Fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo Regno. Gesù fatto uomo, che si fa uomo con ogni uomo in ogni tempo (Mt 28, 20), continua a cercare “posto” nel vissuto personale (Ecco, Io sto alla porta e busso); nel vissuto ecclesiale (Io sto in mezzo a voi come colui che serve - Mt 18, 20); nel vissuto sociale, quasi una Incarnazione continua.   Maria Madre di Dio (Lc 2, 16-51; Gal 4, 4-7) Gesù è presente, al “vivo”, oltre che nell’Eucarestia e nella Parola, nelle vicende di ogni persona. Ma per Lui continua a non esserci “posto”: - quando alla vita che sboccia si dà la tomba e non la culla; - quando la famiglia è dissacrata; - quando i fanciulli, i ragazzi, i giovani sono aggrediti dal fango mediatico e privati dell’educazione ai valori del vero umanesimo e del Vangelo; - quando il lavoro viene profanato e schiavizzato con lo sfruttamento; - quando l’individuo è disoccupato, privato del sostentamento ed umiliato perché non può vivere la sua vocazione ricevuta da Dio: essere custode del creato, migliorarlo, conoscerlo, goderne (Gen 1, 26-31; Mt 25, 14-30);   Epifania del Signore (Mt 2, 1-12) - “quando il vivere insieme” è avvelenato dall’egoismo, dalla violenza, dall’illegalità; - quando una certa “cultura”, si accanisce, con metodo pervasivo, a relegare la Religione nel privato ed a cancellare, anche legalmente, i valori, i simboli, le tradizioni della Fede cristiana; - quando non si accoglie, non si vuole vivere né convivere con persone di altri Popoli; - quando il proprio Battesimo non viene onorato con la testimonianza della vita o, peggio, si chiede di cancellarlo; - quando da “diversamente credenti”, si cambia e si “svende” la propria Fede cattolica. Gesù viene, bussa, sa attendere e v-u-o-l-e d-i-a-l-o-g-a-r-e con ognuno. Chiede: c’è “posto” per Me? Ciascuno gli risponda…   Nessuno è felice come Dio, nessuno fa felice come Dio, Dio è felicità eterna. Con le modalità della Sua Nascita, continua a dire all’umanità tutta: c’è “posta” per te: fatemi spazio, accoglietemi. “Imparate da me che sono mite ed umile di cuore!” Col Natale 2013, col Nuovo Anno 2014 e con l’Epifania, dalla periferia di Betlemme, Gesù ci interpella per raggiungere le “nostre periferie”. LodiamoLo con gli Angeli; gioiamone con i Pastori; cerchiamoLo come i Magi. AccogliamoLo ed amiamoLo come Maria. Con Gesù condividiamo la stessa Madre e Ne conosciamo la tenerezza, la sollecitudine e la efficace protezione: può la Madre non essere ascoltata dal Figlio? Può, forse, la Madre non ascoltare i figli? Allora, Buone e Sante Feste! E perché la Festa sia “vera” e col Festeggiato, auguri “scomodi”.   Betlemme è la via dell’amore e della festa infinita… di Festa in Festa>> Sac. Antonio De Simone - Amministratore diocesano

di Redazione | 27/12/2013

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