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Rossano (Cosenza) - Mons. Antonio De Simone eletto Amministratore diocesano nell’attesa del nuovo Vescovo


  Mons. Antonio de Simone (nella foto), già Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Rossano-Cariait, è stato eletto dal Collegio dei Consultori Amministratore Diocesano. Sarà lui a guidare la  Diocesi in questo periodo di transizione nell'attesa che il Santo Padre nomini il nuovo Vescovo successore di Mons. Marcianò. Di seguito si riporta la missiva che lo stesso religioso ha inviato ai sacerdoti, ai religiosi e ai fedeli: <<Con il trasferimento di S. E. Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo di Rossano-Cariati a Ordinario Militare per l’Italia (10 ottobre 2013), la Diocesi è sede vacante. Il Collegio dei Consultori, nell’assolvimento delle funzioni assegnategli dal Diritto canonico (cann. 419, 421, 424), all’unanimità, ha voluto eleggermi Amministratore Diocesano. Consapevole dei miei limiti e del ruolo, ho accettato l’incarico, certo dell’aiuto divino, “Dio dà ciò che chiede”, sicuro della collaborazione dei Confratelli Sacerdoti e del sostegno orante della Comunità Diocesana. Ribadiamo l’affetto di tutti al Padre Arcivescovo Santo Marcianò e lo ringraziamo per quanto rianimato, rinnovato, realizzato ed avviato attraverso il suo servizio episcopale per e fra noi. L’amicizia e l’affetto, che non sono mai mancati, continueranno; la Diocesi si gioverà sempre della sua disponibilità e del suo amore; noi ci impegniamo a “rispondervi e corrispondervi” mettendo a frutto la sua eredità. In questo particolare momento della vita diocesana, ogni nostro agire, sacerdotale e laicale, deve ancor di più essere: • Rinnovata ed accresciuta fedeltà nell’adempimento dei ruoli ricevuti; • Volgere sempre lo sguardo su Gesù Cristo, Crocifisso e Risorto, sempre nostro unico e particolare riferimento; • Conservare e vivere lo spirito di comunione.   Preghiamo, ora, per l’elezione del nuovo Vescovo, certi di averlo (cfr Lc 10, 9-10) perché Dio è fedele alle sue promesse: “Vi darò pastori secondo il mio cuore …” (Ger 3,15) e rinnoverà la Sua presenza nella nostra Diocesi, affinché mai si spenga la festa della Fede e della fraternità. Una preghiera non per dare suggerimenti al Signore ma che manifesti il bisogno di avere il Pastore della Chiesa che ci guida. La nostra attesa riviva l’attesa degli Apostoli che con Maria attendevano lo Spirito, il Quale ci parlerà attraverso la persona del Vescovo (At 1,14; Gv 20,21-23). Fraternamente nel Signore>>.     PREGHIERA PER L’ELEZIONE DEL NUOVO VESCOVO   SANTISSIMA TRINITÀ, la “tua” e “nostra” Chiesa Diocesana che è in Rossano-Cariati attende da Te il nuovo Arcivescovo. Manda un Pastore secondo il TUO VOLERE. Noi Ti chiediamo il Vescovo di sempre, Tuo Apostolo, inviato a santificare, a insegnare, a governare. Noi attendiamo il Vescovo per l’oggi che, nel cammino storico e spirituale del Terzo Millennio, sappia “traghettare” la Chiesa locale alla sequela di Cristo col cuore di Paolo. Nella Nuova Evangelizzazione faccia crescere la consapevolezza della nostra appartenenza alla “Famiglia TRINITÀ”, al fine di essere, tutti e ciascuno, • Chiesa di comunione; • Testimoni e fedeli seguaci di Cristo tra le povertà e le sofferenze di ogni giorno (Mt 25,31-46); • Comunità “ospitale” con i “Fratelli in umanità” che vengono e che vivono con noi. O Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa, condividi la nostra attesa con il tuo ruolo di: Madre e Maestra, come a Betlemme ed a Nazaret (Lc 2); Mediatrice, come a Cana (Gv 2,1-12); Corredentrice, come sul Calvario (Gv 19,25-27); Orante, come nel Cenacolo (At 1,12-14). Ottienici, dunque, un Pastore che • sia guida e garante della Fede nella - Unità e Trinità di Dio - Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.continui ad attualizzare i Doni della salvezza: la Parola e i Sacramenti; • governi la comunità con paterna fermezza e ridesti la volontà a orientare le nostre scelte quotidiane alla luce dei Novissimi: Morte, Giudizio, Inferno, Paradiso. Tu, Madre, dì alla Santissima Trinità: concedi tutto quello che la Comunità Diocesana chiede. Noi  promettiamo di “fare quello che,” il Nuovo Pastore... ci “dirà” (Gv 2,5).

di Redazione | 17/12/2013

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