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Rende (Cosenza) - Al via oggi la settima edizione del Progetto Bancartis indetto dalla Bcc Mediocrati


Oggi pomeriggio, lunedì 16 dicembre 2013, alle ore 18,00 si terrà, presso la Sala “De Cardona” del Centro Direzionale di Via Alfieri, a Rende (Cs), la settima edizione del Progetto Bancartis, indetto dalla BCC Mediocrati. L’edizione 2013 sarà dedicata al maestro liutaio  Vincenzo De Bonis, recentemente scomparso a Bisignano. All’indomani di un suo dono, infatti, la Banca ha dato vita al progetto che prevede l’acquisizione, con cadenza annuale, di una nuova opera d’arte, realizzata da un artista Calabrese o legato alla Calabria.   Quest’anno è la volta del pittore Luigi Magli (Rende, 1953), titolare della cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Figlio d’arte – il padre, Donato era uno stimato pittore decoratore – Magli frequenta il Liceo Artistico di Cosenza, insieme a Giancarlo Cauteruccio e Alfredo Pirri. Negli anni del Nuovo Espressionismo Tedesco e della Transavanguardia, la sua ricerca artistica si indirizza verso una pittura selvaggia e affabulatoria. Nel 1981 è invitato alla Neu Galerie Landsmuseum Joanneum di Graz. IN quell’occasione Wilfried Skreiner scrive di lui: «Magli, che nei suoi quadri usa il nero, l’oro, un rosso carmesino brillante ed un verde velenoso, crea quadri di un forte contenuto espressivo. L’intensità del colore fa pensare all’onda della discoteca con tratti molto personali della pittura. Magli fa il tentativo, non poco eroico, di parlare attraverso i suoi quadri, nel quali oggetti come alberi, la luna, le dune, danno forma ad un linguaggio drammatico, che capiscono tutti». Nel 1984 fa parte de “I post meridionali”, pattuglia di artisti calabresi, messa insieme a Roma da Tonino Sicoli, Filiberto Menna e Enrico Crispolti. Negli anni Novanta la sua ricerca si fa più concettuale e riduce il colore fino a farne un uso monocromatico o, addirittura, azzerandolo nel nero e nel bianco. Il dipinto che entra a far parte della collezione del Progetto Bancartis, intitolato Vibrazioni (1988), è realizzato sul finire degli anni Ottanta ed è una rappresentazione del nuovo corso, poi intensificato nel decennio successivo. Realizzato in materiale polimaterico, registra l’inserimento di oggetti extrapittorici come pomici e legnetti che rendono la pittura aggettante. La lana di vetro, inoltre, conferisce ai pigmenti un aspetto filamentoso presentando una superficie vaporosa.

di Redazione | 16/12/2013

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