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Rossano (Cosenza) - La poesia di Beltrano e la musica di Caruso: un inno alla libertà


di PIER EMILIO ACRI - Da quasi cinquant’anni scrivo articoli su quotidiani, settimanali, quindicinali, mensili e chi più ne ha ne metta, e debbo rivelare che non ho mai avuto grosse difficoltà a manifestare il mio pensiero o a riportare fatti - a volte misfatti - posti in essere da persone e personaggi, nonché da “Madre Natura”, che oggi si ribella nei confronti dei “figli snaturati” (gli umanoidi). Ebbene, dopo l’evento dell’altro ieri (festività di San Nicola Vescovo di Mira, protettore dei fanciulli), che si è svolto a Rossano, nella magnifica “bomboniera” del Centro Studi Musicali “Giuseppe Verdi”, Istituzione fondata e diretta dal m° Pino Campana (un nome, una garanzia), confesso che sto avendo notevoli difficoltà a sintetizzare in modo decente le sensazioni e le emozioni provate da me e dai presenti dopo la performance del poeta (e altro ancora) Davide Beltrano mirabilmente accompagnato alla chitarra classica dal giovane Antonio Caruso di Pasquale (buon sangue non mente). Definire la serata “spettacolo” è poco per palesare quanto da me provato verso un vero e proprio “Inno alla Libertà”, a prescindere dalla mera presentazione del volume “Da Vasco al Sud” - due mondi a confronto” impreziosito “nientepopodimenoche” dalla Prefazione di Vasco Rossi, che per l’occasione ha inviato un messaggio rispettoso verso la Calabria e i calabresi, verso i Meridionali la cui questione è più viva che mai e che ha fugato ogni ombra di dubbio su “malintesi”. Così il “Blasco” si rivolge al giovane Beltrano e a tutti i suoi coetanei come lui, a partre dal fantastico chitarrista Antonio Caruso:” … non abbatterti mai! Vai avanti sempre! Non fermarti, non ascoltare la gente, non dar retta a chi parla o parlerà male di te, a chi ti attaccherà ingiustamente, non aspettare nessuno, nessuno … Mai!” E’ da una vita che coordino manifestazioni e raramente come in questa occasione mi sono trovato a mio agio, senza tromboni logorroici protagonisti, profeti del dire e non del fare, accanto a due giovani sereni, coraggiosi e determinati. E poi, quel Beltrano, applaudito a scena aperta da tutti, è stato eccezionale e meno male che fa accompagnare il suo cognome dall’appellativo “ILFOLLE” … E’ savio, è moderato, è …. E’ un giovane, laureato, ma non gliene frega niente del titolo di studio, che percorre in lungo e in largo lo “Stivale” per dare calci alla sfortuna, all’omologazione, al qualunquismo, all’arrivismo, al “baciapilismo” con dignità, con passione, con una parola di cinque lettere che tutti dovremmo mettere al primo posto del nostro vocabolario: AMORE!  Davide Beltrano è un giovane calabrese dalla faccia pulita che vive in una società sporcata dal consumismo consumato e scostumato, che scrive per i giovani di tutte le età. Pertanto, per alcuni ex giovani come me ,Luigi Zangaro, Mario Massoni ecc., per me che siamo una sorta di impenitenti “Peter Pan”, egli rappresenta quel “Campanellino” che, mettendomi nelle condizioni di vincere i “Capitan Uncino”, ci dà la stura per giungere alla “Isola che non c’è”. Bravo “FOLLE” folletto BELTRANO, la tua non è una voce che urla nel deserto, è una VOCE VIVA, FORTE, LIBERA che arriva lontano. E’ una voce che invita tutti noi calabresi a riemergere e a non affondare nel mare dell’indifferenza. Bravo! Ci hai fatto sorridere, commuovere, pensare, soprattutto il buon Gino Zangaro, Editore del periodico “La Voce”, che ha saputo trovare le chiavi di lettura di questa tua terza opera letteraria, frutto del mirabile connubio fra musica e poesia, fra due diverse mentalità, fra due mondi. Tu, come ha detto il buon Gino fai parte della “Meglio Gioventù”! Grazie, per aver creato insieme ad Antonio Caruso, nel giorno di S. Nicola (Santa Klaus), quel clima natalizio, culminato con l’ode “Natale”, composta dal bravo sacrista-poeta Pasquale Caruso. Hai creato quell’ambiente di attesa, di gioia che culmina con l’Avvento!. Hai dato vita all’Epifania con l’arrivo del tre “Re Magi” (leggasi anche saluti dei tre rappresentanti di tre degne Istituzioni: Centro Sudi Musicali “G. Verdi”. Pro Loco, Roscianum): Pino Campana che ci ha ospitato con la consueta disponibilità; Federico Smurra, giovane Presidente della Pro Loco di Rossano “Bizantina”, iperattivo per il risveglio delle nostre genti, che s’è impegnato nella organizzazione dell’evento; Mario Massoni, Presidente dell’Associazione Culturale “Roscianum”, una “giovinetta di 32 anni”, che da sempre valorizza i talenti rossanesi, che da sempre ha dato e dà spazio a tutti, offrendo opportunità ai giovani rossanesi e non per esprimere le loro peculiarità. Caro Beltrano, la “Roscianum”, di cui mi onoro di essere Presidente Vicario è felice in tutte le sue componenti, a partire dal Vice Presidente Gino Campana, di annoverarti fra i soci onorari. Grazie a Te, ad Antonio Caruso e a chi ama l’arte, ama la nostra Terra, ama e basta! L’AMORE E’ DONO e tu ieri sera ci hai donato l’Amore! Complimenti per la tua più recente poesia dedicata a Nelson Mandela e al MONDO A COLORI, cioè ai COLORI DEL MONDO, ad un ARCOBALENO DI SPERANZA!

di Redazione | 08/12/2013

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