We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Macerata (Macerata) - L'Università di Macerata ha inaugurato il nuovo anno accademico


Il futuro dell'Università di Macerata è già iniziato e i risultati conseguiti disegnano un Ateneo in continua ascesa. Il quadro è stato tracciato dal rettore Luigi Lacchè ieri mattina durante la cerimonia ufficiale di inaugurazione dell'anno accademico, che ha ripreso la sua naturale collocazione nel mese di avvio delle lezioni. Ospite d'onore, quest'anno, il sottosegretario di Stato con delega all'Expo 2015 Maurizio Martina, bergamasco, che proprio all'Università di Macerata ha conseguito la laurea in Scienze politiche circa una decina di anni fa.   Affollato l'Auditorium San Paolo: oltre a docenti, ricercatori, studenti e impiegati di Unimc, anche tanti rappresentanti degli enti e delle istituzioni nonché delle aziende. Tra gli altri: il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il vice sindaco Federica Curzi, il prefetto Pietro Giardina, il presidente della Camera di Commercio Giuliano Bianchi, i segretari di Cigl Aldo Benfatto e Cisl Marco Ferracuti, il presidente dell'Ersu Maurizio Natali insieme al direttore Nunzio Rapisarda. Presenti anche Dario Amodio, delegato del rettore dell’Università Politecnica di Ancona; Flavio Corradini, rettore dell’Università di Camerino; Dino Mastrocola, prorettore vicario dell’Università di Teramo.  La tradizionale prolusione è stata tenuta dal professor Angelo Ventrone sul tema "Quale futuro stiamo costruendo? Riflessioni storiche sulla modernità", che ha concluso osservando come la risposta a questa domanda "si possa trovare solo tornando a praticare una Politica del fine – cioè dell’Uomo – e non più dei mezzi che, come il ‘900 ha tante volte dimostrato, diventa inevitabilmente una politica della forza contro l’Uomo stesso". Hanno portato il proprio saluto anche Cinzia Raffaelli in rappresentanza del personale tecnico amministrativo e Francesco Annibali per gli studenti e sono stati consegnati gli attestati di benemerenza ai docenti in pensione, il prof. Nedo Fanelli e la lettrice Lucrecia Porto Bucciarelli.   I DATI DELLA CRISI "E’ sul lato dell’investimento in formazione, ricerca, sviluppo e innovazione che ci giochiamo il futuro, che è anzitutto l’orizzonte dei nostri giovani, costretti a pagare il conto più salato della recessione", ha sottolineato il rettore Lacchè, snocciolando le sconfortanti cifre che vedono l'Italia ultima in Europa insieme alla Romani con il 21,7% di laureati nella fascia 25-34 anni rispetto a una media europea del 35,8%. "Abbiamo deciso scientemente – ha proseguito - di programmare il declino disinvestendo nella scuola, nell’Università e nella ricerca". Concetto ribadito dallo stesso Martina nel corso del suo intervento. "Dal 2003/2004 al 2012/2013, cioè in meno di un decennio, le immatricolazioni hanno registrato un calo del 17 per cento, con un saldo negativo di ben 58mila unità: è come se fosse scomparso un grande Ateneo". E, ancora: "Nelle società della conoscenza (ma, forse, sempre nella storia), il sapere, di cui l’università rimane veicolo comunque essenziale, rappresenta e sempre più rappresenterà uno degli strumenti per il pieno sviluppo della persona umana e per l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica e sociale del Paese. Ma anche in una visione meramente economicistica l’università rimane pur sempre un’opportunità. Ovunque nel mondo, Italia compresa, infatti, chi ha una laurea ha una chance in più di trovare lavoro (o in meno di perderlo)".   I RISULTATI DI UNIMC Consapevoli di questa sfida, l'Ateneo ha avviato ormai da alcuni anni una politica di razionalizzazione delle spese che, come ha spiegato il direttore generale Mauro Giustozzi, ha permesso di allocare nuove risorse "a beneficio della ricerca scientifica e degli interventi per gli studenti". I risultati conseguiti sono certificati da valutazione e graduatorie nazionali che vedono Unimc ai primi posti in Italia per i propri corsi di laurea e buoni risultati per la qualità dei prodotti della ricerca.   I FINANZIAMENTI OTTENUTI DALLA RICERCA DI UNIMC Ed è proprio in quest'ultimo campo che l'Ateneo si sta muovendo in modo sempre più dinamico. Proprio di questi giorni è la notizia che la Regione Marche ha assegnato una valutazione altissima al progetto "PlayMarche: un distretto regionale dei beni culturali 2.0", presentato e coordinato da Unimc nell’ambito del Distretto culturale delle Marche e piazzatosi al secondo posto su venti progetti presentati per un finanziamento di 300 mila euro. Il progetto, volto a creare una filiera dell’industria e dei servizi relativi ai giochi (edutainement) e all’entertainement applicati ai valori e ai beni culturali, ha un budget di 850 mila euro e ben 55 partner, tra cui alcuni giganti della comunicazione culturale come Rainbow e Eli. In generale, l'Università di Macerata ha confermato il trend di crescita e consolidamento nell’ambito dei progetti europei dopo l’exploit del 2012. Sono stati presentati sinora 30 progetti, di cui ancora 16 in attesa di valutazione e 7 già approvati per oltre 2,2 milioni di fondi, di cui 900 mila gestiti dall'Ateneo. Anche il lavoro impostato per rafforzare i programmi Marie Curie di mobilità internazionale ha dato alcuni risultati importanti: sono stati presentati cinque progetti in uscita e due in ingresso proposti da un docente indiano e da una studiosa australiana. E' stato, inoltre, avviato l’Ufficio Europa integrato e distribuito, promosso assieme alla Provincia di Macerata, l’Università di Camerino e le locali Camera di Commercio e Confindustria per formare una rete stabile di collaborazione e di progettazione al servizio del territorio. L'avvio di un nuovo sistema integrato della ricerca è supportato dal Centro linguistico e dalle Edizioni Università di Macerata, eum, che hanno pubblicato dal 2006 ad oggi quasi 350 libri, diventando una delle University Press italiane più interessanti tanto da attirare autori di altre Università e di acquisire anche una quantità crescente di ricavi che consentiranno di raggiungere una sorta di quasi equilibrio finanziario.   TERZA IN ITALIA PER GRADIMENTO DEGLI STUDENTI INTERNAZIONALI Continui passi in avanti vengono fatti anche sul fronte del'internazionalizzazione tanto che, proprio di recente, l'Università di Macerata è risultata il terzo ateneo italiano preferito dagli studenti internazionali dopo colossi come quelli di Bologna e Padova. E' il risultato dell'International Student Satisfaction Awards, classifica promossa dalla piattaforma online StudyPortals e realizzata analizzando l'opinione di circa quarantamila studenti. Un piazzamento che ben si accorda con il sempre più alto numero di studenti stranieri – sono il 5% degli immatricolati, ben al di sopra della media nazionale - e con l'aumento dei corsi di laurea a doppio titolo o in inglese. "Questo impegno per l’internazionalizzazione – ha ribadito Lacchè - è rivolto ai nostri studenti e laureati ma anche, e soprattutto, al territorio, al mondo delle imprese, per favorire incontri stimolati dalla cultura e dal più sincero spirito di conoscenza reciproca".   PROCESSO FEDERATIVO CON CAMERINO Si è parlato anche della prospettiva dell'avvio di un processo federativo con l'Università di Camerino, vista la buona esperienza dell'accordo di programma, che sta ormai giungendo al termine. "Lo strumento federativo – ha spiegato il rettore Lacchè - offre la possibilità di migliorare la qualità e l’efficacia delle attività fondamentali salvaguardando la storia, l’identità e l’autonomia dei soggetti federati, ottimizzando l’uso delle risorse e dando vita ad una realtà scientifica e didattica fortemente complementare che cresce di scala, aumenta le già forti potenzialità, rafforza il ruolo, già sperimentato, di guida e di agenti promotori dello sviluppo territoriale". Tra le novità sul fronte dell'edilizia, infine, si segnala il recupero del cortile delle ex carceri in via Illuminati

di Redazione | 25/10/2013

Pubblicità

vendesi tavolo da disegno Spazio pubblicitario disponibile


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2024 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it