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Macerata (Macerata) - Per non dimenticare la tragedia dei gulag. Finanziamento Ue al Dipartimento di Scienze politiche


Il Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali dell’Università di Macerata è risultato vincitore di un progetto europeo, nell’ambito dell’azione 4 (Active European Remembrance) del programma Europe For Citizens, e beneficerà di uno stanziamento di 97 mila euro dall’Unione Europea. Il progetto, dal titolo "Amnesia Gulag in Europe" (AGE, n. 546614-EFC-1-2013-1-IT-EFC-REM), è coordinato da Natascia Mattucci, ricercatrice di Filosofia Politica, con la collaborazione scientifica di Gianluca Vagnarelli, docente a contratto di Analisi del Linguaggio Politico, e il supporto tecnico dell’ufficio ricerca del Dipartimento (Spocri).   L’idea progettuale muove dalla necessità di colmare il vuoto di memoria che, per decenni, in Italia e in Europa, ha caratterizzato la storia delle persecuzioni e degli stermini compiuti nei gulag sovietici. A questo scopo saranno rivolte le attività didattiche e scientifiche che, a partire da dicembre 2013 e per i successivi diciotto mesi, affiancheranno l’allestimento della mostra "Gulag" del fotografo Tomasz Kizny nelle città di Macerata, Ascoli Piceno e in una delle province di Trento e Bolzano. Più specificamente, attraverso l’ausilio di esperti, verranno organizzate visite guidate alle mostre, corsi di formazione per insegnanti delle scuole secondarie, conferenze pubbliche e una giornata conclusiva di approfondimento scientifico e confronto tra studiosi italiani e lituani. Tali attività saranno particolarmente orientate al coinvolgimento di studenti medi e universitari, insegnanti, ricercatori e semplici cittadini con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di una memoria condivisa quale condizione per un proficuo processo di costruzione di una solida cittadinanza europea.   L'impatto atteso del progetto "Amnesia Gulag in Europe" vuole essere quello di una presa di coscienza sul tema della memoria dei gulag in grado di scalfire quel processo di rimozione che ha riguardato molti paesi europei e ciò al fine di permettere, in particolare alle giovani generazioni di europei, di guardare, al presente e al futuro, con una "bussola orientativa critica" in grado di riconoscere e rispettare le differenze, specie dinanzi al montare di nuovi fenomeni di discriminazione e razzismo.   Oltre al Dipartimento Spocri, leader del progetto, saranno partner dell’iniziativa l’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione delle Marche (Isml) di Ascoli Piceno, l’Associazione Bz 1999 di Bolzano, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Einstein-Nebbia” di Loreto, l’Osservatorio di Genere di Macerata, l’Associazione Università per la pace di Ancona, l’Università di Edimburgo e il Genocide and Resistance Research Centre (Lggrtc) di Vilnius, che sarà anche sede, nel 2015, del convegno conclusivo del percorso al quale parteciperanno studiosi italiani e lituani.

di Redazione | 11/10/2013

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