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Cosenza (Cosenza) - Il Consiglio comunale approva il bilancio consuntivo


L’Ufficio stampa del Comune di Cosenza ha trasmesso una sintesi dei lavori dell’ultima seduta del Consiglio comunale, durante la quale è stato approvato il bilancio consuntivo: <<20 voti a favore, compreso quello del Sindaco, e 8 contrari. Questo l’esito del Consiglio comunale, presieduto da Luca Morrone, dedicato esclusivamente alla pratica di bilancio relativa al Rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2012, il cosiddetto consuntivo, che rappresenta la verifica, in termini contabili, di quanto e in che misura sia stato attuato ciò che era oggetto del bilancio di previsione. In conseguenza di questo principio, l’assessore al ramo Luciano Vigna, la cui relazione ha dato avvio ai lavori del Consiglio, ha evidenziato tanto i principali dati numerici di questo consuntivo, il primo che attiene realmente alla giunta Occhiuto, quanto l’impostazione ‘politica’, il modus operandi sotteso a quello che, già in altre occasioni, il responsabile delle finanze di Palazzo dei Bruzi ha definito “un decisivo cambio di marcia” nella gestione economico-amministrativa dell’ente. I numeri parlano soprattutto di una avanzo di gestione di circa 2 milioni di euro “che – ha spiegato Vigna – come previsto sarà vincolato al fondo di svalutazione crediti delle partite residuali. Le entrate oggi rappresentano un indice di lettura importante per capire se l’ente è in grado di sostenere le spese correnti. Questo dato di per se’ dà la possibilità di immaginare la capacità dell’ente di creare delle cosiddette riserve, da utilizzare nei vari fondi di svalutazione per superare il problema principale, la presenza di partite residuali attive, cioè i crediti non riscossi”. Proprio nei residui attivi, l’assessore alle politiche economiche ha riscontrato la prima inversione di tendenza. “Oggi – ha detto – finalmente abbiamo dato un segnale importante agli organi di controllo che, nei loro interventi, hanno sempre evidenziato la presenza di residui attivi storici, cioè i crediti oltre i 5 anni, ritenuti di difficile esigibilità. L’anno 2012 – ha annunciato Vigna -  è stato quello della svolta rispetto al problema. I residui sono stati riaccertati eliminando circa 30 milioni di crediti non accompagnati da alcun documento cartaceo, risultando solo delle  appostazioni inserite nei bilanci ma mai accompagnati dall’emissione di titoli esecutivi. La conseguenza è un bilancio consuntivo più credibile e  adiacente ai fatti”. Gli altri elementi positivi del nuovo corso evidenziati da Vigna risiedono: nella capacità di previsione delle entrate derivanti da riscossione, “quel 59% che si incassava di fronte ad una previsione del 100% è diventato un 61%, un incremento di due punti percentuale che su un totale di 83 milioni diventa una cifra importante. Siamo lontani – ha ammesso – da quell’80-85% che costituisce l’obiettivo di un comune virtuoso ma sono convinto che nei prossimi anni, seguendo questa tendenza, non potranno che esserci dati più confortanti”.  La spesa corrente: “dal confronto tra le annualità 2011 e 2012, la spesa corrente è di circa 80 milioni rispetto agli 82 milioni dell’anno precedente, quindi con una riduzione anche consistente, buona parte della quale è legata al personale, altra alla volontà di capitalizzare parte dei lavori straordinari effettuati per conto del Comune all’interno della prestazione di servizi. Sulla riduzione incidono anche i costi per il funzionamento (utenze, ecc…)”. Aumento delle entrate tributarie: “qui abbiamo registrato un aumento da 55 milioni 208mila ai 59 milioni 689mila di quest’anno. Un elemento qualificante della parte delle entrate è l’evasione fiscale, con circa 2 milioni 400mila euro recuperati”.  L’assessore Vigna ha individuato il vero problema nella presenza di circa 50 milioni di residui storici che ha definito “la fotografia della crisi finanziaria. Dietro quei 50 milioni di euro  - ha detto - ci stanno mancati incassi e quindi mancati pagamenti. Il decreto salva imprese ci dovrebbe permettere di superare una prima difficoltà finanziaria, riducendo la nostra esposizione debitoria di circa il 50%. La logica mi porta a dire che siamo solo al primo gradino di una lunga scala, recuperare credibilità finanziaria in questo contesto non è facile”. Sui debiti fuori bilancio, Vigna ha ammesso la difficoltà di ricostruire sentenze vecchie anche di vent’anni. Si sta cercando di realizzare una certificazione di tutti gli eventi relativi a questa fattispecie – ha informato – è un fatto in itinere che mi auguro sia sottoposto agli organi consiliari competenti nei prossimi giorni.

di Redazione | 30/04/2013

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