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Rossano (Cosenza) - Turismi, territorio impegnato sull’identità


Dietro quello che è possibile definire “i turismi” stanno almeno tre nuove esigenze nel nuovo consumo turistico. La prima rimanda alle vacanze “vere”; la seconda a vacanze più soggettive e flessibili; la terza all’interesse per le culture, le tradizioni, l’ambiente e l’ecologia. Siamo agli antipodi del turismo standardizzato e massificato che occidentalizza tutto ciò che tocca. C’è desiderio di autenticità e sensibilità antropologica per gli ambienti, naturali e umani. I turismi risentono quindi di quel processo di differenziazione che, disgregando le gerarchie e i confini, mescola in modo libero ed eclettico tipologie turistiche assai diverse tra loro. L’alfabeto dei turismi non si è quindi ampliato o moltiplicato, ma ha mescolato con fantasia, cultura, sport, avventura, religione, ricerca di senso, natura. Il turismo che si ricerca  come “autentico” si coniuga in sostenibile, cioè reggibile per l’ecosistema e per le società locali e le loro culture, che sempre mescolano, ambienti, storia, comunità e persone. Turismi, quindi, e non turismo.    E’ ben sintetizzato nelle riflessioni di Vittorio Filippi (“dal turismo ai turismi”), il messaggio che il I Forum regionale su turismi e identità tenutosi a Rossano nei giorni scorsi ha lanciato agli amministratori del territorio, intervenuti numerosi all’evento promosso da Otto Torri sullo Jonio e Still Work.   Erano presenti, tra gli altri, anche l’assessore alle politiche giovanili di Rocca Imperiale Tiziana Battafarano, paese del limone Igp e del Castello svevo, intervenuta per portare l’esperienza di successo della sua comunità in tema di politiche per i turismi; Saro Costa, assessore al turismo di Villapiana, comune che ha di recente partecipato alla Borsa Mediterranea del turismo di Napoli riscuotendo notevole successo di visite; Guglielmo Caputo, vicesindaco e assessore al turismo di Rossano, città d’arte, del Codex e della liquirizia che ha ospitato l’evento; Gianni Esposito, vicesindaco e assessore alla cultura di Amendolara, il paese della Secca che nei giorni scorsi ha riempito la piazza Giovanni XXIII, nel centro storico, di turisti e visitatori per la quarta edizione della sagra dei piselli. Esperienze diverse, attenzione analoga all’investimento ragionato sull’identità per attrarre ed emozionare il viaggiatore.   Dall’alto jonio alla Sila Greca, come il Sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti e gli altri colleghi presenti, anche Bruno De Luca, assessore di Longobucco, paese de U sacchiettu, della tessitura e delle miniere d’argento, ha espresso  apprezzamento per l’evento, per la qualità degli interventi e dei contenuti emersi introno al concetto nuovo dei turismi e dell’identità.   Un importante momento di confronto e di formazione – fa sapere De Luca – che serve a chi è nelle istituzioni locali a capire in che direzione muoversi, insieme agli operatori, alle associazioni e agli imprenditori. Da soli – aggiunge De Luca – non si va da nessuna parte. L’impegno delle singole amministrazioni, come nel caso di Longobucco con le miniere di argento, U Sacchiettu o l’impegno dell’esecutivo Stasi nella promozione della montagna, è nullo se non si fa rete con gli altri. Dello stesso avviso Costa che riconosce l’esigenza di formare figure professionali pronte a mediare tra pubblico e privato e a riconoscere le varie facce dei turismi, e, con esse, le possibilità di sviluppo dei vari territori.

di Redazione | 20/04/2013

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