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Crosia (Cosenza) - Emergenza rifiuti, i sindaci del basso Jonio cosentino e della valle del Trionto pianificano provvedimenti in vista dell’estate


di ANTONIO IAPICHINO - Emergenza rifiuti, i sindaci del basso Jonio cosentino e della Valle del Trionto sono tornati a riunirsi. Stavolta sede d’incontro è stata la sala consiliare della delegazione municipale di Mirto. Una riunione operativa finalizzata a fare il punto della situazione. I rappresentanti dei vari paesi hanno deciso di scrivere una missiva. Una lettera a firma dei primi cittadini di Calopezzati, Caloveto, Cropalati, Campana, Cariati, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Paludi, Pietrapaola, Scala Coeli e Terravecchia, da inviare al Prefetto di Cosenza, al Presidente della Provincia di Cosenza, all’Assessore all’Ambiente della Regione Calabria e all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. I sindaci registrano l’aggravarsi ulteriore della situazione igienico - sanitaria per effetto delle difficoltà di conferimento. <<Situazione aggravatasi>>, si legge testualmente nella lettera, <<per l’impossibilità di smaltire gli accumuli pregressi risalenti a oltre tre mesi>>. Constatata <<l’impossibilità di gestire anche la raccolta differenziata, “porta a porta” in quei comuni dov’era stata attivata per le difficoltà di conferimento; dovendo assumere iniziative autonome per fronteggiare i reali rischi di epidemie,  visto il permanere di carenti provvedimenti solutivi da parte delle autorità sovracomunali, richiamate più volte con incontri e comunicazioni>>, hanno deciso una serie di provvedimenti: disporre con ordinanza sindacale, per i singoli comuni, di rimuovere dai centri urbani i rifiuti  ormai pericolosi  per le persone e per l’ambiente; di stoccare provvisoriamente, per sei mesi, in previsione dell’estate in siti comunali attrezzati i rifiuti non conferiti per evitare dispersioni nell’ambiente e rischio di percolato sul territorio urbano; di sollecitare gli organi competenti a segnalare immediatamente modalità e luoghi per il successivo conferimento straordinario dei rifiuti accumulatisi in ogni paese e non conferiti. I sindaci, inoltre, sono determinati a <<ricorrere a ogni azione utile a evitare danni per la salute  pubblica e per l’ambiente, utilizzando le economie da sottrarre al pagamento degli oneri previsti per la Regione Calabria, atteso l’enorme danno e rischio generati dalle mancate soluzioni del servizio ordinario dei mesi pregressi>>. La missiva dei sindaci si conclude evidenziando che <<tali iniziative, condivise da tutti i primi cittadini, permarranno attive fino a reali provvedimenti solutivi>>.

di Redazione | 12/04/2013

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