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Rossano (Cosenza) - Depuratore unico, Caputo: dopo 26 anni si avvia a soluzione problema


Con la notizia certa delle risorse e dei tempi per la realizzazione del Depuratore consortile dell’Area Urbana Corigliano-Rossano si ottiene, finalmente, un risultato storico per il territorio e sul quale l’Asi nel 1986  e l’ufficio del commissario regionale per l’emergenza ambientale nel 2001 non erano purtroppo riusciti. A breve vi sarà il bando di gara per l’affidamento della concessione. Entro il 30 giugno prossimo l’avvio dei lavori. Per le attese di tutela ambientale del territorio si tratta di una occasione straordinaria e della quale essere soddisfatti.   Ad entrare nel merito dell’importante opportunità conquistata dalle due Città di Corigliano e di Rossano è il consigliere regionale Giuseppe Caputo direttamente impegnato sin dall’avvio della consiliatura, con continui incontri presso il Dipartimento regionale Ambiente, su questa che era e che resta una priorità strategica per l’Area Urbana.   L’opera – dichiara Caputo – si inserisce nella programmazione straordinaria della Regione Calabria, finalizzata a migliorare lo stato qualitativo delle acque costiere. Stiamo parlando di interventi ben individuati che coinvolgono aree definite omogenee dal punto di vista territoriale e funzionale. L’obiettivo perseguito è uno: risolvere le criticità dell’area interessata, all’interno della quale ottimizzare gli schemi depurativi ed avviare meccanismi di project financing che consentano di risolvere anche le altre criticità legate alla gestione del sistema. Con questa scelta – precisa – si consente l’individuazione del soggetto gestore del sistema di collettamento del sistema fognario e di depurazione delle acque nell’ambito di un equilibrio economico-finanziario capace di consentire la remunerazione dell’investimento con risorse derivanti dagli introiti tariffari dei comuni.   L’Area Urbana Corigliano-Rossano – ricorda Caputo – è stata una delle prime, sul finire degli anni ’80, a ritenere che solo attraverso la costruzione e gestione di un impianto unico e consortile di depurazione si potesse eliminare la presenza di un inquinamento diffuso lungo le rispettive coste. Dopo le iniziative dell’Asi nel 1986 e della stessa Regione nel 2001 oggi, anche grazie alle risposte sollecite fornite dai due comuni, siamo finalmente alla soluzione della questione.   Tra le diverse criticità affrontate nel corso dei ripetuti incontri avuti tra il sottoscritto e l’Ing. Bruno Gualtieri, Direttore Generale del dipartimento ambiente della Regione Calabria, vi è stata anche quella dell’ubicazione dell’impianto. Con lungimiranza, evitando quanto accaduto decenni addietro con l’ubicazione scellerata del depuratore di S.Angelo in quella che sarebbe diventata la futura zona turistica di Rossano, ci siamo seriamente interrogati sulla vicinanza eccessiva tra il depuratore consortile progettato per l’Area Urbana ed il costruendo nuovo Ospedale della Sibaritide. E proprio per evitare ad entrambi i progetti strategici di subire eventuali e reciproche conseguenze negative si è convenuto e studiato di cambiare sito al depuratore consortile.   Rispetto al finanziamento di 14 milioni di euro ammesso dal Cipe vi è da precisare che il resto dell’investimento, fino all’importo di circa 30 milioni di euro, sarà a carico del gestore, ovvero di chi costruirà e gestirà l’impianto. A breve dovrebbe essere pronto il bando di gara per l’affidamento della concessione ed entro il 30 giugno 2013 è previsto l’avvio dei lavori.   E’, questo – conclude Caputo – l’approccio concreto alla politica ed al governo dei problemi che continuiamo a preferire, rispetto al populismo ed alla demagogia.

di Redazione | 27/12/2012

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