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Rende (Cosenza) - Il 7 dicembre la sesta edizione del Progetto Bancartis indetto dalla Bcc Mediocrati


Il 7 dicembre la sesta edizione del Progetto Bancartis indetto dalla Bcc Mediocrati Venerdì 7 dicembre 2012, alle ore 17, si terrà, presso la Sala “De Cardona” del Centro Direzionale di Via Alfieri, a Rende, la sesta edizione del Progetto Bancartis, indetto dalla BCC Mediocrati. Il progetto prevede che, con scadenza annuale, nuove opere d’arte, ispirate alla Calabria o realizzate da maestri di origine calabrese, entrino a far parte della collezione della banca. Quest’anno è la volta dell’orafo Gerardo Sacco e del pittore Pino Chimenti. Il primo, conosciutissimo ambasciatore nel mondo dell’oreficeria calabrese, è già stato presentato lo scorso anno in occasione del matinée Bancartis. Presenterà un’opera in argento dedicata a Cosenza e alla BCC Mediocrati. Pino Chimenti (Spezzano Albanese, 1952), invece, è reduce dalla prestigiosa partecipazione al Padiglione Italiano, curato da Vittorio Sgarbi, dell’ultima edizione della Biennale di Venezia, su segnalazione dell’importante critico d’arte Gillo Dorfles, che, nel 1985, lo aveva già selezionato per apparire tra gli artisti scelti dalla critica nel Catalogo dell’Arte Italiana edito da Mondadori. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Urbino, sotto la guida del pittore Concetto Pozzati, Chimenti partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. A partire dalla seconda metà degli anni ’70, dopo un breve periodo di ricerca concettuale, la sua pittura acquista maggiore libertà compositiva, avvicinandosi alla personalissima figurazione astratto-fantastica che contraddistingue ancora oggi il suo lavoro, mai incline a seguire mode e correnti e caratterizzato da un’inconfondibile atmosfera fiabesca pervasa da una sottile ironia. Il dipinto che entra a far parte della collezione del Progetto Bancartis, intitolato Armonie nascoste di due creature del sogno con maschera e torre (2012), è una perfetta esemplificazione della produzione dell’artista che, come ha scritto Gillo Dorfles, «ormai da diversi anni  prosegue nell'invenzione costante di piccoli miti personali, di strane leggende, nelle quali dei personaggi – tra il surreale e il ludico, tra il grottesco e l'affabile – si trastullano in mezzo a ghirlande di forme variopinte, di marezzature cromatiche, di sottili estroflessioni magnetiche, sempre sostenute da un minuzioso grafismo». Come ogni anno, Bancartis funge anche da ricca anticipazione a un’importante mostra personale che il MACA di Acri dedicherà a Pino Chimenti nella primavera del 2013.

di Redazione | 05/12/2012

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