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Pavia (Pavia) - Università, Paolo Matthiae il 7 dicembre inaugura i dottorati di ricerca di Pavia


Con una lectio magistralis su “Tra Enkie Ptah. Alle origini dell’arte nella civiltà urbana dell’Oriente antico” dell’archeologo Paolo Matthiae, professore all’università degli Studi di Roma La Sapienza, l’Ateneo pavese inaugura, il 7 dicembre i corsi di Dottorato di Ricerca 2012-2013 e consegna i diplomi ai neo-dottori. La cerimonia  si terrà in Aula Magna, con inizio alle ore 10,30; dopo il saluto del Rettore  Angiolino Stella, la lectio magistralis del prof. Matthiae, la relazione della prof.ssa Guglielmina Nadia Ranzani, Direttore della Scuola di Alta Formazione Dottorale dell’Ateneo pavese, la consegna del “Giulio Rampa PhD Thesis Prize” e in infine il conferimento dei diplomi e dei certificati internazionali ai giovani ricercatori che hanno conseguito il titolo nel 2012. Prenderanno parte alla cerimonia i neo-dottori di ricerca, i coordinatori e i docenti delle Scuole di dottorato e i dottorandi. Sono attualmente 610 i dottorandi di Pavia, 59 stranieri. L’Università di Pavia ha attivato 26 corsi di dottorato di ricerca, organizzati in cinque Scuole, coordinate dalla prof.ssa Guglielmina Nadia Ranzani: Scienze umanistiche, Scienze e Tecnologie “Alessandro Volta”, Scienze dell’Ingegneria, Scienze sociali e Scienze della vita “Camillo Golgi”. 18 corsi prevedono una co-tutela internazionale e la partecipazione a progetti di ricerca in cooperazione con enti di ricerca e Università di tutto il mondo. Paolo Matthiae insegna Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico all'Università di Roma La Sapienza, dove è stato Preside della Facoltà di Scienze Umanistiche e Pro-Rettore. Ha intrapreso gli scavi di Ebla nel 1964 e tuttora li dirige. È accademico dei Lincei, di Francia, d'Austria, e di Svezia. Ha pubblicato numerosi libri e articoli relativi a Ebla e alla storia dell'arte della Mesopotamia e della Siria in genere; in essi, partendo dall'esperienza condotta sul campo, ha intrapreso una revisione critica del ruolo storico della Siria nel quadro delle civiltà del Vicino Oriente. Autore di un'ampia Storia dell'arte dell'Oriente antico (Electa 1996-2002), che sta completando con un quarto volume, ha scritto numerosi saggi soprattutto sull'arte dell'antica Mesopotamia. Tra le sue opere piú recenti, oltre Ebla. Un impero ritrovato (Einaudi 1977, 1989, 1995), si ricordano Prima lezione di archeologia orientale (Laterza 2005), Gli Archivi Reali di Ebla (Mondadori-Sapienza 2008) e Ebla. La città del trono (Einaudi 2010).

di Redazione | 04/12/2012

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