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Rossano (Cosenza) - Presentato il libro di Glenda Urso “E’ soltanto un … sogno”


di PIER EMILIO ACRI - Nel corso di una settimana ho avuto la gioia di presentare due libri di due persone con un percorso umano e formativo diverso ma unite da  un patrimonio che può sintetizzarsi con una sola parola accompagnata da due aggettivi: cultura vera e viva. Dove cultura significa non ostentazione della propria erudizione ma servizio e insieme di valori e di  costumi, che contraddistinguono un popolo, un gruppo sociale, una persona. Giovedì scorso (25 ottobre), grazie all’Associazione degli ingegneri della Sibaritide sede di Rossano, presieduta dal caro Giuseppe Marincolo, attraverso il libro “Viruzza” di Stella Tarantino, abbiamo conosciuto una madre, una donna, una moglie di qualche tempo fa contraddistinta dalla profonda fede in Dio e nella famiglia. Mercoledì 31 ottobre, il giorno prima della Festa di Tutti i Santi, grazie alla Pro Loco di Rossano guidata dal buon Federico Smurra, abbiamo imparato ad amare e ad apprezzare Glenda Urso, una sedicenne all’apparenza debole ma, nell’interno di se stessa, forte di quei valori che trovano le loro radici nel culto della famiglia e dell’amicizia e nel rispetto verso gli altri, verso chi noi chiamiamo “il prossimo”, a partire dalla di lei adorata cugina Giovanna Campana, poetessa e reginetta di Facebook. La presentazione del libro, magistralmente coordinata da Stefania Schiavelli che con la sua abilità ha saputo ben armonizzare una manifestazione complessa e articolata, caratterizzata da presenze variegate ma ricche di umanità, come quella del piccolo Cosimo Urso, di soli tre anni, che, insieme con la sorellina Natalia, si è impossessato del microfono e ha declamato una poesia dedicata all’autunno, dedicandola alla cugina Glenda. Un pubblico, come si accennava in precedenza, multicolore, numeroso e attento fra i quali, oltre a parenti e amici della protagonista della serata, piace segnalare la presenza di docenti e una di essi, la professoressa Achiropita Augusto,  che ha preso la parola per elogiare l’allieva Urso, e di personaggi della vita socio-culturale cittadina come Giuseppe Marincolo, presidente della sede rossanese dell’Associazione Ingegneri della Sibaritide, Maria Antonietta Salvati, preside del Liceo Socio-psico-pedagogico di Rossano, già assessore alla Pubblica istruzione e Cultura, che sono intervenuti manifestando la loro gioia. E poi va menzionato un altro personaggio unico e inconfondibile: Giovanna Campana che ha declamato la sua poesia dedicata alla “Adorata cuginetta”, destando grande commozione fra i presenti. Altri interventi, tutti brevi ma pregnanti di umanità, quelli di Martina Curia, Laura Caruso, Ilaria Rodia, Teresa Urso, Maria Montagna, Guglielmo Casacchia e Francesco Urso, il papà della giovane scrittrice, visibilmente commosso e felice per il successo della iniziativa. La serata è stata impreziosita dalla musiche curate con professionalità da Pietro Ammirante e da Giuseppe Orlando. Il libro, arricchito dai disegni della piccola e bravissima Carmen Russo, stampato con decoro e proprietà dalla Grafosud di Zangaro, artisti della tipografia, è andato, come suole dirsi, a ruba e i lettori ne hanno apprezzato i contenuti. Perfetto l’intervento introduttivo di Stefania Schiavelli, che ha da subito reso appetibile il libro dal titolo emblematico:”E’ soltanto un … sogno”. E proprio sul tema del “sogno” sì è soffermato Federico Smurra, giovane e attivo presidente della Pro Loco di Rossano, cui va il merito di avere sostenuto la presentazione del libro. Pier Emilio Acri, dopo aver dissertato sul valore del termine cultura come servizio, ha parlato di Glenda Urso, una ragazza dagli occhi verdi, più limpidi del più limpido mare, una ragazza del tempo presente “senza grilli per la testa”, che ha tanti sogni nel cassetto. E a proposito di sogni ha invitato i numerosi giovani presenti a non farseli rubare dai ciarlatani che promettono loro mari e monti. Una bella, bellissima serata conclusasi con un sontuoso ricevimento curato dalla famiglia Urso, con in prima fila la mamma di Glenda” e arricchito dal “contributo dolciario” di parenti e amici.

di Redazione | 02/11/2012

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