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Mandatoriccio (Cosenza) - Bilancio, Donnici: 3 anni di risanamento. Il sindaco: senza nuove entrate comuni nel baratro


Risanamento del bilancio e finanze comunali, Mandatoriccio si considera all'avanguardia. In questi primi 3 anni, è stato avviato un positivo riordino dei conti dell’Ente. E l’azione di risanamento continua – dice – anche e soprattutto con l'individuazione di nuove entrate.  A spiegare gli orientamenti della Giunta è il Sindaco Angelo Donnici (nella foto) per il quale, in questi 3 anni di gestione abbiamo, sono state seriamente ordinate le risorse del comune ed aumentate le entrate.   Per non morire – dice – i comuni devono oggi indagare su altri versanti per fronteggiare i continui tagli erariali. Mandatoriccio, in questa cornice e con questa mission, ha puntato anche e con convinzione sulla green economy.   800 mila euro sommati in 20 anni. È, questa, la somma derivante all'Ente per il primo impianto fotovoltaico avviato. Mentre si sta studiando l’avvio di un secondo.   Certo, bisogna anche fare i conti – prosegue Donnici – con le difficoltà oggettive legate all'appesantimento fisiologico della macchina burocratica. C'è – ammette – una spesa storica consolidata, che interessa un po’ tutti gli enti locali, sulla quale riflettere. Abbiamo però recuperato – aggiunge – tanta evasione storica ed individuato nuovi ambiti fino ad oggi inesplorati. Da questo punto di vista ci riteniamo un comune all'avanguardia – chiosa.   La  tassa di soggiorno – scandisce – è una delle tante prove di questo virtuosismo sperimentale in tema di nuove entrate. Siamo stati uno dei primi comuni ad introdurla, la scorsa estate 2011. Si tratta – prosegue il Primo Cittadino – di una di quelle nuove entrate alle quali il Comune fa ormai affidamento per il futuro.   In realtà – ammette – siamo sempre alla ricerca di nuove entrate che, però, non incidano troppo sull’utente-cittadino. In questa ottica – prosegue Donnici – l'aver puntato, ad esempio, anche sul fotovoltaico ha consentito all'Ente non solo il recupero di un'area dismessa, ma la rimessa in funzione di un sito già esistente ma abbandonato.   Questa operazione – spiega – frutta alle casse comunali 800 mila euro in 20 anni. Con queste premesse – annuncia Donnici – abbiamo già dato incarico all'ufficio tecnico di individuare altre aree compatibili con questo tipo di investimento sulle energie alternative. Stiamo, quindi, studiando un altro bando in merito.  Le risorse ricavate – dice – ci consentiranno ad esempio di investire direttamente nelle zone interessate in azioni di manutenzione ordinaria e riqualificazione delle stesse. Siamo chiari: si tratta di somme che, diversamente, gli attuali enti locali – conclude  il Sindaco – non troverebbero mai nei loro bilanci.   Insomma, per i comuni, soprattutto al Sud, la strada pare tracciata e obbligatori : ridurre i costi, rivedere la spesa storicizzata e individuare altre fonti di introito migliorando i servizi ed investendo sull’ambiente.

di Redazione | 14/09/2012

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