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di PIER EMILIO ACRI - Anche in questa torrida estate - distintasi dalla presenza  di ben sette “anticicloni” ai quali hanno assegnato i  nomi più bizzarri  - secondo una mirabile e ineffabile tradizione consolidatasi nel tempo, il Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli” e  l’Auditorium “Alessandro Amarelli”, nella fattispecie lo spumeggiante ed effervescente “Team Amarelli Museum Office”, cioè  le “tre grazie museali”Angela Zangaro, Claudia Aprigliano e Cinzia Calarota (in ordine strettamente cronologico), sapientemente guidate dalla magnifica  e instancabile Pina Amarelli, “The liquorice queen”, in comunione con tutti i componenti dell’insigne Casato, hanno portato quella frescura che soltanto la cultura vera, viva e militante può dare, ponendo in essere tre invitanti manifestazioni dedicate alla “lettura” di altrettante opere letterarie di indubbio valore. Dopo la presentazione de “La collina dell’olivo” (Mondadori editore) di Carmine Abate (nella foto), con “reading” di brani a cura dell’autore, con musiche di Cataldo Perri e di “L’uomo che voleva fermare Mussolini”(Rizzoli editore), memorie di Giuseppe Bastianini, diplomatico  umbro di grande spessore, con l’intervento di Anna Maria Quarzi, con la testimonianza di Francesco Joele Pace, venerdì prossimo alle ore 19,00, nell’Auditorium “Alessandro Amarelli” nel complesso “Concio”, c.da Amarelli, con un commento di Luigi Lombardi Satriani, noto antropologo e docente di etnologia nell’Università “La Sapienza” di Roma, avrà luogo l’incontro con Licia Granello, giornalista, inviata speciale de “La Repubblica”, docente di antropologia dell’alimentazione nell’ateneo  napoletano “suor Orsola Benincasa”, autrice del bel libro “Il gusto delle donne” (Rizzoli editore).