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Torricella Peligna (Chieti) - “Il Dio di mio padre”, dal 24 al 26 agosto , il Festival letterario dedicato a John Fante


Dal 24 al 26 agosto 2012 a Torricella Peligna, in provincia di Chieti, paese di origine del padre Nick Fante, si svolgerà la settima edizione del Festival letterario “Il Dio di mio padre” dedicato a John Fante. Numerosi  gli incontri e i dibattiti incentrati sulla figura e sull’opera dello scrittore e sceneggiatore, grazie alla presenza del figlio Dan Fante e prestigiosi ospiti tra cui Masolino e Caterina D’Amico, Igiaba Scego, Federico Moccia e l’attore italoamericano Ray Abruzzo.   Sandro Veronesi, grande estimatore di John Fante, sabato 25 agosto terrà, nel pomeriggio, una lectio magistralis sullo scrittore e, la sera, un reading di brani delle opere fantiane con la straordinaria partecipazione di Vinicio Capossela, riecheggiando la celebre puntata di Magazzini Einstein in onda su Rai3 nel 1997, dove i due convinti fantiani intrapresero un viaggio in auto verso Torricella Peligna alla scoperta dei luoghi d’origine della famiglia dello scrittore e del suo immaginario letterario.   Il Festival è organizzato dal Comune di Torricella Peligna e diretto da Giovanna Di Lello, giornalista e filmaker abruzzese, con il coordinamento tecnico della ProLoco di Torricella Peligna. L’universo letterario dei giovani e degli scrittori esordienti è sempre stato al centro  del Festival. E non è un caso, visto che il personaggio fantiano per eccellenza è Arturo Bandini, un giovane aspirante scrittore in cerca di successo nella Los Angeles degli anni Quaranta del secolo scorso. Far conoscere al nostro pubblico i protagonisti del panorama letterario italiano è un altro degli obbiettivi della manifestazione, così come favorire i talenti artistici della nostra regione.   Come per le passate edizioni, momento fondamentale del Festival sarà infatti il Premio letterario John Fante che quest’anno, oltre la categoria “John Fante Opera prima” rivolto a scrittori esordienti, ha inserito anche la categoria “John Fante Abruzzo” per opere prime e seconde che abbiano un legame con l’Abruzzo, conferendo la vittoria a Barbara Di Gregoriocon “Le giostre sono per gli scemi” (Rizzoli, 2011). Una menzione particolare per Patrizia Di Donato con “La neve in tasca” (Edizioni Duende, 2011).   La giuria tecnica del Premio, composta dal presidente Francesco Durante, Masolino D’Amico ed Emanuele Trevi, con l’ingresso di Mario Cimini per la categoria Abruzzo, ha scelto inoltre i tre finalisti del Premio John Fante Opera prima di questa edizione: Francesco Targhetta, “Perciò veniamo bene nelle fotografie” (ISBN, 2012), Donatella Di Pietrantonio, “Mia madre è un fiume” (Elliot, 2011), Giuseppe Di Piazza, “I quattro canti di Palermo” (Bompiani, 2012), che verranno presentati al festival per eleggere il vincitore dell’edizione 2012.   Durante il festival verranno presentati inoltre i libri “Esecuzione” di Angela Capobianchi e “La paura” di Francesca Bertuzzi, scrittrici entrambe di origine abruzzese. Un omaggio aFull of life concluderà il festival domenica 26 agosto, con l’appuntamento “Letture nella notte”, un reading del romanzo a cui tutti gli appassionati saranno invitati a partecipare dopo l’incipit in lingua originale di Dan Fante e Ray Abruzzo. La lunga notte in cui si leggerà integralmente il romanzo alternando le voci al leggio è a cura di Domenico Galasso che, durante il festival, curerà “Il respiro della scrittura”, laboratorio di lettura interpretativa.   Per valorizzare il patrimonio culturale degli italiani nel mondo, di cui John Fante è parte integrante, il festival dedica ogni anno momenti di approfondimento sulla cultura italoamericana, italo-europea e più ingenerale italo-straniera. A caratterizzare la manifestazione è però anche la sua prospettiva transnazionale e interculturale, che privilegia l’indagine sulle contaminazioni culturali e l’incontro tra mondi diversi.   Il festival ha sempre inteso sostenere e promuovere lo sviluppo culturale, turistico ed economico dell’entroterra abruzzese e dei piccoli centri del Sangro-Aventino, accendendo su queste zone i riflettori dei grandi eventi culturali. Questo per far conoscere ad un pubblico sempre più vasto le ricchezze culturali, paesaggistiche, culinarie ed artigianali della zona orientale della Maiella e dell’Abruzzo in generale.

di Redazione | 09/08/2012

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