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Ciro' (Crotone) - Premio ad Abate, successo di pubblico


Un libro epico e corale, uno scavo archeologico della memoria di una famiglia calabrese del Novecento. Un’affascinante descrizione dei paesaggi naturali, della bellezza e dell’intensità lirica delle colline di Cirò, viste con gli occhi di quattro generazioni, nei primi del Novecento. Il romanzo porge un importante messaggio sul senso del nostro stare nel mondo, sul succedersi delle generazioni e sul desiderio di ognuno di non distarsi dalle proprie origini. È, questa, la motivazione del PREMIO Città Di Cirò 2012, che, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Caruso ha inteso tributare a Carmine Abate. Lo scrittore calabrese, di Carfizzi, è tra i 5 finalisti della 50° edizione del Premio Campiello.   Campiello, il vincitore sarà decretato il prossimo Sabato 1 Settembre a Venezia. – Una Terrazza dei Musei gremita di ospiti era quella di ieri sera (venerdì 3) accompagnata dalla musica di Nico Fuscaldo al pianoforte e da Fabio Siciliani al clarinetto. Tra un intervento e l’altro, anche delle lettura interpretate da Rita Viola e Gianluca Tommasiello. Non solo, a far da cornice alla splendida serata, la magia di una magica luna piena che illuminava la vecchia Krimissa, oggi Cirò. Tanti sono stati gli interventi da parte del pubblico.   Abbiamo scelto Carmine Abate – ha detto Caruso – perché riteniamo che questo ultimo romanzo sia ispirato interamente a Cirò. Le Colline del Vento sono quelle di Ypsicron, quelle dell’antica Krimisa, e quindi le colline della cultura. Un romanzo che parla di una famiglia, della voglia di conoscere il proprio passato e da qui, farne frutto per le scelte del presente. È quello che tutti noi calabresi dovremmo fare – precisa il Sindaco – perche la voglia di riscatto di questo popolo è grande. Parlare della Calabria in termini positivi si può – chiosa Caruso – e il libro del nostro scrittore di Carfizzi ne è la dimostrazione.   L’esperienza e la notorietà di Carmine Abate – ha aggiunto Francesco Mussuto, membro dello staff del sindaco incaricato degli aspetti culturali e della pubblica istruzione – deve essere d’esempio e di stimolo per i nostri giovani affinché si attivino a rendere più bello e vivibile il paese, non solo quello natio ma qualsiasi posto perché ognuno deve sentirsi cittadino del mondo.   Lo Scrittore di Carfizzi, rimasto entusiasta della serata, ha spiegato infine il perché la nascita di questo romanzo. Parla di un’immagine e una promessa. L’immagine delle Colline e la promessa fatta al padre, ovvero, quella di raccontare le storie tramandate. Se, tra varie generazioni, non si scambiano le storie – ha chiosato Abate – si perde la memoria. Questo mio romanzo – ha concluso lo Scrittore – è un atto d’amore nei confronti della propria terra e alle parole dei padri. La memoria ha un senso se serve poi al nostro presente.   Infine il riconoscimento ufficiale. L’amministrazione comunale ha voluto premiare Carmine ABATE con l’Astrolabio pro Lilio creato dal bravo e giovane orafo cirotano Mimmo Cozza. La serata si è conclusa con la degustazione dei vini della Catina Senatore reduce dall’ennesimo riconoscimento “I Drink Pinnk 2012”.

di Redazione | 06/08/2012

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