We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Rossano (Cosenza) - Commemorato il sacerdote don Franco Costantino a vent’anni dall’ascesa al cielo


di PIER EMILIO ACRI - Il 1° agosto del 1992, all’età di 59 anni, dopo tre anni di malattia e di indicibili sofferenze, rendeva la sua Bell’Anima al Signore che sta nei Cieli il Sac. Franco Costantino (era, infatti, nato a Bocchigliero il 1° novembre 1932).  Ebbene, a vent’anni dalla scomparsa di un uomo vocato al Bene Comune, la comunità parrocchiale della Madonna del Buon Consiglio di contrada Amica allo Scalo di Rossano, memore e grata per il servizio sacerdotale svolto da questo grande sacerdote, che dal 1974 al 1992 ne fu il primo parroco, impegnato non solo dei bisogni spirituali di una frazione popolosa e variegata, in comunione con don Umberto Sapia (altro grande sacerdote,  parroco fino a pochi giorni fa e oggi al servizio della comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù in Rossano Scalo come parroco), con Virginia Costantino, meravigliosa sorella, e nipoti (che hanno donato a tutti un dignitoso ricordino del loro congiunto e offerto un sontuoso rinfresco in segno di gratitudine), hanno dato vita una indimenticabile cerimonia, caratterizzata dalla presenza di persone provenienti da ogni dove come il maresciallo maggiore della Guardia di Finanza Ubaldo Levote, giunto da Luino in provincia di Varese. Alle ore 19,00, nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio, mons. Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, a tutti ben noto per il suo impegno anche culturale per il progresso di questa nostra terra, ha presieduto la solenne concelebrazione, presenti i sacerdoti don Gabriele Bitonti (compagno di studi di d. Franco Costantino e già vice rettore del Pontificio Seminario “S. Pio X” di Catanzaro), don Giuseppe De Simone (che svolge con dignità le sue funzioni di parroco reggente, che ha portato ai presenti i saluti dell’arcivescovo di Rossano-Cariati mons. Santo Marcianò), padre Vincenzo Tristaino e p. Tarcisio Balzarini (dei Padri Giuseppini del Murialdo, presenti anche a nome dei confratelli, grati a d. Franco Costantino che  fu loro vicino nella parrocchia dei Santi Giuseppe e Leonardo Murialdo di Rossano Stazione). Una cerimonia arricchita dal coro parrocchiale guidato da Mario Graziano, all’organo, che ancora una volta ha dato prova di bravura e amore: chi canta bene prega certamente due volte.  Nell’omelia, mons. Renzo ha dato risalto alle caratteristiche peculiari  di don. Franco Costantino, sottolineando che egli “è tra le figure a cui è legata la mia vocazione sacerdotale” e che la vita di questo sacerdote è stata caratterizzata dalla generosità, dalla spontaneità, dalla semplicità, dal grande cuore:” Un uomo di Dio che viveva nel sociale”. Mons. Renzo ha ripercorso l’iter sacerdotale di don Franco a partire dalla sua ordinazione (15 luglio 1956), all’impegno nella Pontificia Opera Assistenziale a Mandatoriccio in comunione con Don Edmondo Stabbene, alla sua presenza in quel di Campana come parroco dal 1962 al 1971 e alla sua missione come primo parroco nella comunità dedicata alla Madonna del Buon Consiglio. Prima della conclusione del sacro rito D. Giuseppe De Simone, a nome della sorella Virginia e dei nipoti, ha dato lettura di una commovente missiva inviata da Don Franco Costantino all’adorata mamma il giorno della sua ordinazione sacerdotale, ringraziandola per avere donato a Gesù un figlio  sacerdote. La Riportiamo, certi di fare cosa gradita ai congiunti e onorare viepiù la memoria di un sacerdote e di un amico (mi fu vicino, insieme a mia moglie e a mia suocera, in occasione della morte di mio suocero Gaetano Leo: non abbandonò mai la bara e presente sempre con la preghiera; lo stesso fece col fratello di mia madre, Nicola Santoro: volle andare a Caloveto a celebrare la Santa Messa nella Cappella di famiglia. La sua per me era  una presenza costante, salvifica, affettuosa, di un uomo Buono qual egli era, col quale era piacevole anche il reciproco e sano “sfottò”). ALLA MIA MAMMA, 15 luglio 1956 ” Mamma, stamattina sono stato ordinato Sacerdote. Che parole povere ad esprimere una realtà che mi inebria e mi esalta! Non vedi, Mamma, che cosa grande ha fatto di me oggi il Signore! Permetti che le prime parole di Tuo figlio Sacerdote siano per Te, che fin da piccolo mi offristi al Signore e mi insegnasti a pregarlo. Quanto ci si guadagna donando al Signore! Non è vero, Mamma” <Chi dà uno riceverà cento> ha promesso Gesù. Hai saputo offrire al Signore un figlio solo e ne hai acquistato centinaia, perché tutte le anime che avranno Tuo figlio come padre, avranno Te come madre. Non si può separare il Figlio dalla Madre, specialmente se il Figlio è Sacerdote! Quanti eroismi avvolti nel Buio della Umiltà, ciascun Sacerdote  potrebbe narrare della Mamma sua! Quanti sacrifici, quante cure, quanti stenti! Accanto a ogni Sacerdote è giusto che si collochi la Madre dal cuore squarciato, come accanto a Gesù, sul Calvario, su colloca la Vergine con una spada nel petto. Vorrei farti vedere quanto sono grandi le Mamme dei Sacerdoti. Guarda Nonna e il figlio Sacerdote San Gregorio. Guarda Macrina e il figlio Sacerdote San Basilio. Guarda Monica e il figlio Sacerdote Sant’Agostino. Guarda Silvia e il figlio Gregorio Papa. Guarda Mamma Margherita e il figlio San Giovanni Bosco. Guarda un’altra Mamma Margherita e il figlio san Pio X. Guarda la schiera gloriosa di figli e di mamme! La Madri dei Sacerdoti io le vedo raggianti di gioia Lassù in Paradiso, vicino ai loro figli e vicino al Primo sacerdote Gesù e alla sua Madre Maria, che cantano un canto che esse sole possono cantare. Mamma, sei grande, perché sei la Mamma di un Sacerdote. Io godo oggi più per Te che per me. Godo per la tua grandezza e tremo per la mia. Mamma, ho fatto nulla per te eppur t’ho fatto grande. Sei la più grande delle Madri, perché hai il figlio più grande dei figli: un Sacerdote! Mamma, tu hai dato la vita a questa mia carne, tu hai fatto per me tanti sacrifici, come potrei ripagarti per tutto quanto hai fatto per me? Ebbene, domani con venerazione prenderò tutti i tuoi dolori, tutte le tue sofferenze r tutti i sacrifici che in questi dodici anni hai fatto per me, li deporrò nel Calice Santo e li offrirò al Signore per te e per me. Ancora domani, al momento della Comunione, io ti darà l’Autore di ogni vita: Gesù! Che potrei darti di più grande in Cielo e in terra? Che ci potrà essere di più dolce, di più commovente d’un figlio che dà Gesù alla propria Madre? Ringraziandoti, dunque, di tutto, chiedo ancora a te che sei la Mamma di un Sacerdote la Benedizione materna mentre io ti do la mia benedizione di Sacerdote. Ti abbraccio e ti benedico il tuo Francesco Sacerdote. 

di Redazione | 03/08/2012

Pubblicità

buona pasqua ionionotizie 20213 + 24 vendesi tavolo da disegno Spazio pubblicitario disponibile studio sociologia


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2024 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it