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Rossano (Cosenza) - “L’INTERVENTO ” Questione centrale" in Consiglio, Caputo: " ma evitiamo il populismo"


<<In occasione del prossimo Consiglio Regionale porrò all’attenzione la necessità di ribadire, rispetto al progetto di riconversione della centrale Enel di Rossano, la scelta di fonti energetiche diverse dal carbone. Ritengo inoltre doveroso precisare schematicamente qui di seguito quanto da me sottolineato nell’intervento all’incontro organizzato dal comitato “No al carbone”, svoltosi a CORIGLIANO: sollecitato dalla ricostruzione storica, fatta dal moderatore, rispetto alla genesi di quella centrale a Rossano, ho preliminarmente precisato che, allorquando nasceva e poi si realizzava quell’impianto a danno della vocazione agricola e turistica del territorio, il sottoscritto era dichiaratamente contro quel progetto, mentre diversi demagoghi di oggi erano dall’altra parte della barricata; ho spiegato le diverse ragioni che non permettono, oggi, di essere a favore del progetto di riconversione a carbone dell’esistente impianto Enel di S.Irene, così come presentato dalla Società; allo stesso tempo ho aggiunto che quella centrale non può morire di inedia e che è anzi dovere di questo territorio, in primis delle due Città di Rossano e di Corigliano, esigere un confronto diretto e duro con l’Enel ai suoi massimi livelli, evitando forme di contrapposizione preconcetta, spesso ideologizzata e che non riconoscono legittimazione, neppure ad esprimersi, a chi assume, a qualsiasi titolo, posizione differenti;   1.   ho anche sottolineato la mia disapprovazione per il metodo utilizzato dall’Enel di non preferire la via del dialogo e del confronto con il territorio e con le istituzioni; ribadendo che non potrà mai esserci alcuna riconversione della centrale che non sia condivisa dalle popolazioni e dalle istituzioni locali e che questa stessa linea di pensiero appartiene al Presidente SCOPELITI;      2.   allo stesso tempo ho ribadito la stessa disapprovazione per il comportamento passivo tenuto dal Sindaco di Rossano che avrebbe dovuto contrattare ai massimi livelli Enel il futuro della centrale, senza arroccarsi dietro incontri secondari che nulla potevano decidere;   3.   a chi, in maniera demagogica, propone lo smantellamento della centrale, bisogna ricordare che ciò sarebbe auspicabile, ma purtroppo non è realistico perché l’Enel è una Spa e non un ente di beneficienza;   4.   a nulla giova il clima populista e da crociata che continua ad inquinare l’esigenza, legittima e diffusa, di confrontarsi al meglio con l’Enel;   5.   alla luce di queste considerazioni, ho infine proposto che il Sindaco di Rossano, supportato dal consiglio comunale, chieda subito all’Enel di ritirare quel progetto e, dopo, si avvii un confronto, ai massimi livelli, sulla riconversione della centrale che sia compatibile con le vocazioni territoriali della Sibaritide>>.  

di Redazione | 24/05/2010

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