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Bari (Bari) - Domani il seminario “Dalla memoria all’impegno: per una pedagogia della legalità”


Su iniziativa della III Circoscrizione, a conclusione del primo anno di attività del Centro per la Legalità e la Nonviolenza “Antonino Caponnetto” domani, lunedì 24 maggio, a partire dalle ore 10, presso l’auditorium circoscrizionale (in via Stradella del Caffè, a Poggiofranco), la coop. soc. Il Nuovo Fantarca, l’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari e l’Osservatorio per la Legalità e la Sicurezza di Bari, organizzano il seminario “Dalla memoria all’impegno: per una pedagogia della legalità”. Interverranno- riferisce una nota dell’Ufficio stampa del Comune di Bari -  il sindaco di Bari Michele Emiliano, il regista Giuseppe Ferrara, il presidente della III Circoscrizione Franco Polemio, i curatori del progetto Anton Giulio Mancino, Rosa Ferro e Giuseppe Brunaccini; nel corso della discussione sarà letto un intervento di Don Luigi Ciotti, che per l’occasione ha voluto offrire una sua personale testimonianza sul giudice Antonino Caponnetto. Nel panorama nazionale dei progetti di educazione alla legalità, in questo primo anno il Centro Caponnetto, si è concentrato sul rapporto tra i media audiovisivi e le giovani generazioni. Nello specifico ha portato avanti un progetto di ricerca e di divulgazione relativo alla comunicazione e la rappresentazione di fatti e persone legate all’universo criminale. Altra fondamentale esperienza di questo primo anno è stata la collaborazione avviata con l’Istituto Penale Minorile “N. Fornelli” concretizzatasi nel laboratorio “Il corpo estraneo”, curato dal regista e clown franco-algerino Miloud Oukili, con il coinvolgimento di dieci ospiti del carcere minorile e quindici ragazzi delle scuole superiori “Marco Polo” e “Perotti” di Bari. Nel corso del seminario del 24 maggio saranno presentati alcuni dei lavori realizzati da gruppi diversi di bambini e ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori del territorio sulla scorta di laboratori svolti durante l’anno e curati dagli esperti del Centro. In particolare sarà proiettato il video “Il mondo è un po’ rotto”, in cui gli alunni della classe 5ª della scuola elementare “Tauro” si confrontano sui concetti di legalità, sviluppo sostenibile, regole democratiche, diritti e doveri del cittadino e sul personale rapporto con i film e i telefilm sulla mafia e la criminalità organizzata. Saranno inoltre presentati “In ricordo di Peppino Impastato” e “Cinema e mafia”, diapositive power point realizzate dagli studenti dell’Istituto “Marco Polo”. Il primo lavoro è incentrato su una delle più rappresentative figure dell’antimafia e dell’azione nonviolenta che il nostro Paese abbia conosciuto. Ancora oggi l’esempio di  Impastato colpisce molto i ragazzi, grazie anche ai mezzi di cui si è servito per portare avanti la sua battaglia: la radio, l’ironia, la satira. Il secondo svolge un’analisi del rapporto tra giovani generazioni e media all’interno di un sistema di rappresentazioni legate alla criminalità organizzata. “Gesti e azioni: il linguaggio della mafia, in ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” è invece il lavoro realizzato dagli studenti dell’Istituto “Perotti” in cui si ripercorre la storia e l’evoluzione della mafia e dell’antimafia, soffermandosi sui giudici e gli uomini delle istituzioni che hanno pagato con la vita il proprio impegno contro la mafia. “Messaggi per un cambiamento e il ruolo delle donne” è il lavoro di ragazzi della Scuola media T. Fiore che analizza l’importanza di una cultura dell’antimafia nel nostro Paese e riflette su quale sia stato il ruolo delle donne nel fenomeno criminale. È in questo contesto che si inserisce la testimonianza di Giuseppe Ferrara, ospite d’onore della giornata e autore di alcuni capolavori del cinema italiano di impegno civile e d’inchiesta, tra gli altri “Il caso Moro”, “Cento giorni a Palermo” e “Giovanni Falcone”. La testimonianza di Ferrara riguarderà per l’appunto la figura del giudice Antonino Caponnetto, che rese possibile l’azione congiunta dei giudici del “ pool antimafia” che portò al Maxiprocesso di Palermo del 1986-1987. Ferrara conobbe personalmente Caponnetto, la cui collaborazione al documentatissimo film “Giovanni Falcone” risultò indispensabile. Saranno infine presentati i risultati dei questionari consegnati a circa 350 ragazzi dai 12 ai 18 anni, sulla legalità e la percezione del futuro.  

di Redazione | 23/05/2010

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