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La sala consiliare del Comune di Calopezzati ha ospitato la manifestazione “Confronto sul Piano strutturale associato della Sibaritide”, organizzata dal circolo cittadino di Sinistra ecologia e libertà “Pier Paolo Pasolini”. L’evento, molto partecipato, ha registrato, fra gli altri, l’adesione dei sindaci Franco Cesare Mangone di Calopezzati, Filippo Sero di Cariati, Angelo Donnici di Mandatoriccio e Giandomenico Ventura di Pietrapaola, delle associazioni “Le Lampare Basso Jonio cosentino” di Cariati, e “Agorà” di Corigliano, del circolo Sel di Corigliano Calabro e del consigliere regionale Ferdinando Aiello. Molti i temi affrontati nell’ambito del confronto: si è discusso di Psa ma anche di dissesto idrogeologico, erosione costiera, violazione del diritto alla salute, gestione della raccolta dei rifiuti, soppressione dei collegamenti ferroviari, turismo, tagli dei fondi agli enti locali e prospettive di sviluppo. Nel concludere i lavori l’onorevole Ferdinando Aiello ha evidenziato <<la situazione di assoluta sofferenza che vivono oggi i sindaci e in particolare quelli del basso Jonio cosentino rispetto a tutte le problematiche trattate per effetto anche delle inefficienti politiche del governo nazionale e, soprattutto, regionale>>. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti Aiello ha dichiarato che a suo avviso è necessario un piano regionale per la gestione dei rifiuti che tenga conto degli standard europei. Soddisfatto Fabio Pugliese, coordinatore del Circolo organizzatore dell’iniziativa, perché questo incontro <<ha rappresentato un momento di confronto e di partecipazione tra alcuni sindaci del basso Jonio cosentino, le associazioni, i cittadini e il nostro rappresentate regionale Aiello. Questo nostro territorio>>, ha spiegato Pugliese, <<vive un appiattimento politico e culturale impressionante e nessuno lavora per invertire la tendenza. Noi di Sel Calopezzati, invece, siamo riusciti con successo a organizzare un incontro e la gente, partecipando, ha dimostrato che ha sete di politica ed è interessata ai problemi di quest’area geografica. Siamo certi>>, ha concluso, <<che quella del confronto serio, propositivo e democratico sui problemi e sulle proposte può costituire l’inizio del riscatto di questo nostro territorio ed è per questa ragione che non fermeremo qui la nostra azione e ci spenderemo per organizzare nei prossimi mesi ulteriori e significative iniziative>>.