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Rossano (Cosenza) - Ricordata la figura di donna Ida Montalti Sapia


“La profondità e la complessità dell’unione che ho avuto modo di cogliere in Donna Ida Montalti, mi ha spinto a riflettere sul ruolo che durante la sua vita ha avuto una donna che ha tentato un uomo così forte di spessore umano e culturale. Ho concluso che lo sprizzare di tutta questa energia del Preside Sapia potesse dipendere anche dalla forte unione di due esseri che si sono completati, anche se diversi, secondo il mito platonico degli essere androgeni ed hanno realizzato un percorso di vita ammirevole”. Questa, tra le tante, la riflessione della Dott.ssa Rossella Sicilia, riferita, spiegata e condivisa dal Prof. Fausto Cozzetto, docente di Storia moderna presso l’UNICAL, in un’affollatissima sala rossa di Palazzo S.Bernardino, per ricordare la figura di Donna Ida Montalti Sapia, alla quale è stata intitolata, lo scorso sabato 10 marzo, l’Università Popolare di Rossano, diretta dal Preside Giovanni Sapia. Donna Ida, Zia Ida, la “Signora Preside”. Sono i modi con cui i vari intervenuti, tra poeti, letterati, scrittori e amici di casa Sapia, hanno evocato la figura di Ida Montalti, celebrata dall’Amministrazione Comunale quale figura femminile per la prima “Festa della Donna”, da questa edizione istituzionalizzata.   Dall’Avv. Lenin Montesanto al quale è stata affidata anche l'introduzione con un suo personale ricordo, all’assessore alla pubblica istruzione Stella Pizzuti che ha anche letto una poesia di Anna Lauria, dalla past President della Fidapa Prof.ssa Antonietta Perna al preside Gennaro Mercogliano vice direttore dell’Università Popolare rossanese, dal Prof. Fausto Cozzetto dell’Università della Calabria, al fratello del Prof. Armando MAGLIONE dell’istituto Orientale di Napoli, dall’omaggio degli amici poeti Gerardo Leonardis, Eugenio Nastasi, Rocco Taliano Grasso fino ai messaggi e passi recitati dai numerosi alunni del Liceo Scientifico e del Liceo Classico ed alle letture di testimonianze e pensieri affidate a Franco Ciró e Francesco Rapani.   “In Donna Ida Montalti – ha tra l’altro detto il preside Mercogliano – gli affetti ebbero un’articolazione triplice: per il marito, per la casa e per gli amici. Zia IDA fu donna, domina, padrona della casa e delle relative funzioni, disposta a cedere lo scettro a chi in quella casa poteva realizzare un qualche incremento; riverita dal marito e dagli amici del marito. Personificazione della sociabilità, approccio tutto femminile che spinge alla conoscenza”.   Anche l’attore calabrese Salvatore Puntillo ha reso omaggio alla figura di Donna Ida, raccontando dell’ospitalità che diversi anni fa, ai tempi del fu Teatro Stabile di Calabria, gli aveva riservato la coppia Sapia-Montalti.   Tra le tante caratteristiche, note e meno note, della signora Ida – ha poi ricordato Montesanto – non va certamente sottaciuto quello stimolo costante ad uscire di casa, al viaggio come confronto e messa in discussione di certezze e idee, costantemente trasmesso, anche con simpatici sotterfugi, al Direttore dell’Università Popolare. Mi chiamava e mi esortava – ha aggiunto il moderatore – a farmi vivo a casa, a S.Stefano, quando i giorni di assenza aumentavano, soprattutto per stimolare ed accompagnare il Preside nelle diverse iniziative territoriali che, soprattutto in questi ultimi anni, anche grazie a lei, lo hanno visto protagonista.   L’evento è stato intramezzato dalle musiche di Giovanni Romano, al pianoforte, e di Pier Paolo Trausi al violoncello.

di Redazione | 13/03/2012

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