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Crosia (Cosenza) - Maltempo, dopo la tempesta si contano i danni: Il vicesindaco Palopoli e l’assessore Godino evidenziano i danni: strade chiuse per frane, acqua non potabile, danni al lungomare


di  ANTONIO IAPICHINO - <<Passata è la tempesta: Odo augelli far festa, e la gallina, Tornata in su la via, Che ripete il suo verso. Ecco il sereno>>. Esordiva in questi termini il grande Giacomo Leopardi per raccontare “la quiete dopo la tempesta”. Non è altrettanto semplice né piacevole per gli amministratori locali verificare i danni causati dalle forti precipitazioni dei giorni scorsi. Già ieri il sindaco di Crosia, Gerardo Aiello ha lanciato l’”emergenza Trionto” evidenziando il rischio esondazione del fiume a causa della presenza, lungo il letto, di alcuni tubi di circa due metri di diametro, quindi, il bisogno oggettivo <<della definitiva rimozione di questo pericolo, perché>>, ha detto testualmente il primo cittadino, <<l’orientamento del fiume quando vi sono delle piene non è prevedibile>>. Il vicesindaco, Mario Palopoli, e l’assessore Giuseppe Godino, hanno sottolineato, che il cattivo tempo ha determinato grossi problemi nell’intero territorio comunale: frane nel centro storico di Crosia, in particolare nella zona “Girone”, lungo la strada che conduce verso Piazza del Popolo, altre frane lungo la strada Cuppo, che scende a valle verso la Ss 106, e un’altra lungo la strada Zangaro che conduce verso via D’Annunzio nel centro storico di Crosia. Nella giornata dell’altro ieri, giovedì 23 febbraio, è stata emessa l’ordinanza sindacale di chiusura al transito  veicolare  e pedonale delle seguenti  strade comunali: - Tratto strada: incrocio strada Parrilla - incrocio strada ex Provinciale; - Tratto strada: Zangaro-Via  D'Annunzio; Innesto strada Portile-Crosia centro.  Problemi anche nella frazione Mirto, soprattutto, al lungomare “Centofontane”, che, ancora una volta, è stato oggetto di erosione marina che ha aggravato ulteriormente i danni causati dalle mareggiate delle settimane scorse. Da non sottovalutare un altro problema causato all’acqua potabile. Il vicesindaco ha spiegato che <<le precipitazioni piovose hanno intorbidito la falda acquifera del campo dei pozzi di Caloveto, per come comunicato dalla Sorical, a mezzo fax, per cui, il Comune ha subito diramato all’utenza un avviso pubblico, comunicando di usare l’acqua solo per fini domestici e non per uso potabile, fino a nuova disposizione>>.

di Redazione | 25/02/2012

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