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Crotone (Crotone) - Italia Nostra, difesa dell’agricoltura italiana e tutela del paesaggio agrario e della biodiversità


La perdita di suolo agricolo sta diventando sempre più evidente in Italia: basti pensare che nel 2011 ben 33.000 ha. di superficie agricola coltivata  hanno cambiato destinazione, mentre sono avanzate alcune produzioni agro-energetiche come il fotovoltaico a terra, che hanno ben poco di agricolo ma tanto di industriale e di impattante sul paesaggio.  A questo fenomeno si deve aggiungere, per quanto riguarda la Calabria, anche il rischio di una diffusa urbanizzazione degli ecosistemi rurali, con conseguente perdita di un capitale naturale di qualità, produttore di reddito e della cementificazione degli uliveti (compresi quelli secolari) sotto la pressione di insediamenti produttivi, nel caso in cui questi uliveti sorgano in aree limitrofe al centro urbano. Se a questo si aggiunge anche il commercio clandestino di ulivi secolari, allora la situazione diventa davvero allarmante per le sorti dell’economia agricola, segnata anche da carenza di sostegni finanziari e da concorrenza da parte di mercati esteri.           Per approfondire queste tematiche e sensibilizzare cittadini ed amministratori, Italia Nostra ha istituito, nell’ambito della quinta edizione dei Paesaggi Sensibili, la settimana dei Paesaggi Agrari dal 17 al 23 ottobre 2011, manifestazione che è stata poi chiusa con un convegno nazionale: “Il volto dell’Italia. Paesaggi agrari: bellezza, sostenibilità, economia”,  organizzato a Roma, a palazzo Rospigliosi, insieme a Coldiretti il 16 febbraio u.s.  Nella sessione pomeridiana  si è svolta una tavola rotonda sul  tema “Tutela del paesaggio-economia-agricoltura” ed è avvenuta la presentazione dei poster preparati dalle sezioni di Italia Nostra.           Tra gli altri, quello intitolato “Non c’è pace tra gli ulivi secolari di Calabria”, avente per tema la mancata tutela di questi alberi monumentali, anche per carenza di normative regionali adeguate.  Da qui la proposta di ItaliaNostra-Crotone di istituire i parchi degli ulivi secolari nelle superfici agricole di maggiore pregio, così da custodire e salvaguardare come meritano questi Monumenti Vegetali che il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (d.l.42/2004) tutela all’art. 2.           Per Italia Nostra, la difesa dell’agricoltura italiana e dei suoi prodotti di nicchia, tra i quali gli ulivi, dovranno coincidere sempre più con la tutela del paesaggio agrario e della biodiversità.  L’integrazione della funzione produttiva e protettiva di un’agricoltura vitale risulta sempre più necessaria per lo sviluppo economico ed ecosostenibile del territorio.

di Redazione | 21/02/2012

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