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Pescara (Pescara) - Liberalizzazioni, il sindaco incontra i tassisti


“Non abbiamo strumenti amministrativi per opporci all’ondata di liberalizzazioni decisa dal Governo, ma è evidente che tali provvedimenti non possono semplicemente tradursi in una mannaia per gli operatori, ma piuttosto andranno individuate misure di tutela per coloro che già oggi esercitano le attività interessate da tali provvedimenti, a partire dal servizio Taxi. Oggi Pescara beneficia di un servizio organizzato, con un numero di licenze già superiore a quello previsto dalla legge, e che intendiamo tutelare. Esprimiamo dunque la nostra solidarietà istituzionale nei confronti di quei tassisti aderenti all’Uri Taxi e al Cotape che lunedì prossimo, 16 gennaio, manifesteranno a Roma per la tutela del proprio lavoro”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia a termine dell’incontro avuto con una delegazione del settore, ossia Antonio Abbagnale, Presidente regionale Uri Taxi, Roberto Negro vicepresidente, e Michele Giovannetti, del Radio Taxi Cotape. “Gli operatori – ha spiegato il sindaco Albore Mascia – mi hanno espresso le proprie preoccupazioni e i timori legati al provvedimento di liberalizzazione del settore deciso dal Governo Monti, un provvedimento che, se da un lato mira a incrementare il livello concorrenziale dei servizi interessati, dall’altro rischia di generare una deregulation selvaggia consentendo a chiunque, di fatto, di effettuare un servizio taxi senza norme e vincoli, evidentemente a discapito del cliente e della qualità stessa del servizio. A inizio 2011 il Comune di Pescara ha riscritto le regole per gli operatori del servizio Taxi di Pescara, imponendo norme ben precise e fissando anche un tetto massimo dei prezzi, regole che oggi ci preoccupiamo di far rispettare grazie all’attività della Commissione Taxi istituita e coordinata dall’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli. Non solo: in cantiere abbiamo anche predisposto nuove opportunità, proposte di collaborazione, che potranno prevedere, a breve, l’istituzione del taxi-rosa, con prezzi speciali riservati alle donne che di sera preferiranno tornare a casa a bordo di un taxi anziché con la vettura personale, o il taxi-discoteca, con tariffe ridotte per i ragazzi che dopo una serata a ballare sceglieranno di beneficiare del mezzo pubblico per fare rientro anziché l’auto personale, e ancora il taxi-mare con costi ridotti ancora per gli utenti che in estate sceglieranno di ovviare al problema della carenza dei posti auto sulla riviera raggiungendo la spiaggia in taxi anziché muoversi col mezzo personale. Oggi però a fronte di tale volontà collaborativa è arrivata la mannaia della liberalizzazione che rischia concretamente di causare solo la deregulation, peraltro in una città in cui già è stato rilasciato un sovrannumero di licenze: la legge infatti – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – impone una licenza taxi ogni 5mila abitanti, dunque a Pescara dovrebbero esserci solo 24 licenze, e invece ce ne sono 40, ossia 16 in più. L’amministrazione comunale, così com’è accaduto per la liberalizzazione del settore commercio, non ha reali strumenti da contrapporre a quelle che sono misure di governo assunte a livello nazionale, ma è evidente che tali misure, che puntano essenzialmente a incrementare le opportunità di lavoro e il sistema concorrenziale per un decremento dei costi a favore dei consumatori, deve tutelare in modo adeguato coloro che già operano in quei settori coinvolti dal provvedimento. E su tale necessità, sulla volontà di proteggere quello che oggi è un servizio-fiore all’occhiello della città, ci costituiremo quali validi interlocutori del governo, esprimendo solidarietà per quegli operatori che lunedì manifesteranno a Roma”.  

di Redazione | 14/01/2012

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