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Cosenza (Cosenza) - Presentato il report su screening “Diamo il cuore per i giovani”


Cinquemila elettrocardiogrammi eseguiti su altrettanti studenti delle ultime classi delle superiori; 37 istituti scolastici di tutto il territorio coinvolti; tre anni di attività  sostenuta da una puntuale organizzazione per un progetto che, rivolto ai più giovani cittadini della provincia, ha prodotto importanti risultati in termine di prevenzione di un subdolo quanto temibile nemico per la vita:  la morte improvvisa che colpisce particolarmente la popolazione tra i 16 ed i 30 anni. Sono questi i dati salienti disponibili nel primo report su “Diamo il cuore per i giovani”, progetto pilota in Italia avviato dalla Provincia di Cosenza in collaborazione con l’Unità Operativa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza che ne sta curando la parte clinica,  presentato nel polo scolastico di Castrolibero. “Diamo il cuore per i giovani” è uno screening elettrocardiografico- cardiologico, utile  per la diagnosi precoce delle sindromi aritmiche giovanili predisponenti alla morte improvvisa; una esperienza che ha già conquistato la ribalta in qualificate assisi scientifiche italiane in relazione alla scala di riferimento che conta 7000 studenti, la più vasta al momento interessata. Lo screening  è condotto con la collaborazione delle associazioni di volontariato i cui operatori eseguono all’interno di attrezzate ambulanze gli elettrocardiogrammi, preventivamente autorizzati da un consenso informato. Esami semplici, eppure fondamentali  per la diagnosi di sindromi aritmiche giovanili. Letti e refertati dalla équipe medica referente per il progetto nella U.O. di Cardiologia dell’Annunziata, impegnata in maniera in maniera volontaria, al di fuori dell’orario di servizio, formata dai dottori Antonello Talarico, Franco Boncompagni, Giuseppe Fuscaldo e Caterina Tomaselli, se gli esami sono nella norma sono debitamente custoditi e messi a  disposizione degli interessati. Nel caso di tracciato patologico sono eseguite indagini di secondo livello presso l’Ambulatorio Aritmologico della stessa Unità dell’ospedale di Cosenza con la possibilità, in casi selezionati, di estendere tali valutazioni anche ai familiari del giovane. Se necessario, si ricorre ad una valutazione di terzo livello, questa volta di tipo genetico-molecolare, presso il Laboratorio di Cardiologia Molecolare “Fondazione Maugeri” di Pavia, diretto dalla prof.ssa Silvia  Priori.           Tra i dati clinici esposti stamane dai dottori Boncompagni e Talarico è emerso come grazie agli esami siano stati individuati alcuni casi di tracciato patologico, in linea con i dati di prevalenza per la popolazione studiata.  In particolare, hanno riferito i cardiologi, 45 tracciati sono stati individuati come sospetti; ad indagini successivamente condotte, solo 6 sono a vario livello risultati patologici. Il che significa che sei ragazzi portatori, ignari, di serie  patologie hanno avuto ora la possibilità di essere seguiti e curati. Un risultato degno di rilievo, pienamente in linea con le finalità del progetto che sono di tipo culturale, di ricaduta clinica immediata e inerenti ad un fattibilità su più ampia scala, come messo in evidenza dal presidente Mario Oliverio. “ C’è, nel nostro territorio- ha riferito- un grave deficit di prevenzione. Prevenzione che significa cura per gli standard di qualità della vita. La salute è un bene primario che deve essere difeso, anche con il concorso delle istituzioni. Ecco perché, sebbene in assenza di competenze specifiche, la Provincia ha ormai da anni messo in campo una rosa di progetti dei quali “Diamo il cuore per i giovani” fa parte. Prevenire, oltre che vivere meglio, significa anche contenere ingenti spese sanitarie. E’ questa una cultura che deve essere diffusa e radicata quanto più possibile, ed è importante che primi portatori ne siano proprio le più giovani generazioni. Intendiamo per queste ragioni portare ancora avanti il progetto ed allargarlo. Malgrado i buoni risultati sin qui ottenuti nella risposta, c’è ancora una sacca di resistenza sulla quale occorre agire.” Il programma dell’incontro di presentazione realizzato nel polo scolastico di Castrolibero  ha contato ancora interventi del Sindaco e dell’assessore all’Istruzione di Castrolibero Orlandino Greco e Sabrina Pacenza, della vicepresidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Castrolibero Nicoletta Perrotti, del dirigente scolastico dell’Istituto Iolanda Maletta, di  Teresa Intrieri, presidente dell’ Associazione Onlus bambini cardiopatici “Mattia Facciolla” ed Angela Gidari, vicecommissario del Comitato provinciale di Cosenza della Croce Rossa Italiana. Ad illustrare i dati dello screening sono stati  Fabio Bruno e Domenico Ricci, referenti  del progetto per la  Provincia di Cosenza. Diamo il cuore per i giovani  proseguirà nelle prossime settimane nelle scuole di San Marco Argentano, Roggiano Gravina, Fagnano Castello e Trebisacce.

di Redazione | 16/12/2011

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