We're sorry but our site requires JavaScript.

di ANTONIO IAPICHINO – Il lavoro come gratificazione, ma anche come mezzo di sostentamento della persona. Da questo presupposto partono i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità che operano nel Comune di Crosia. Una trentina di persone, uomini e donne, fra cui padri e madri di famiglia, che ieri hanno protestato per il mancato pagamento delle loro spettanze dal mese di settembre scorso. Chiedono che il Comune possa anticipare loro gli stipendi. I lavoratori riuniti nella delegazione municipale di Viale della Repubblica di Mirto, hanno evidenziato le difficoltà oggettive che vivono quotidianamente nel gestire i bisogni propri e delle rispettive famiglie, senza ricevere gli stipendi. E hanno messo in luce che <<da circa 20 giorni gli Lpu e Lsu della Regione Calabria sono in stato di agitazione, ma al momento nulla è stato fatto per venire incontro a questa categoria di lavoratori. Siamo fermi>>, hanno riferito, <<sia come sussidi che come ore integrative a settembre 2011. Siamo coscienti>>, hanno aggiunto, <<delle difficoltà finanziare dell’Ente locale, ma chiediamo uno sforzo in più al Sindaco, affinché si possano reperire i soldi per anticiparci queste  mensilità>>. In occasione di tale manifestazione di protesta è giunto a Mirto il sindacalista Andrea Ferrone, della Cgil di Castrovillari: <<Abbiamo problemi a monte>>, ha detto, <<che vanno ben oltre il Comune di Crosia, che sono collegati ai tagli operati dal Governo nazionale e che mette in grave difficoltà gli enti locali>>. Ferrone ha spiegato che <<per lo scorso 7 novembre era stato proclamato uno sciopero unitario fra Cgil, Cisl e Uil, ma a seguito di un incontro, avvenuto il 2 novembre, con il presidente della Regione, Scopelliti e altri rappresentanti dell’esecutivo regionale abbiamo sospeso lo sciopero e mantenuto lo stato di agitazione, in attesa di avere una risposta dal Governo nazionale. Il Tavolo nazionale era previsto per l’altro ieri ma ora ci sarà un nuovo Ministro e un nuovo Sottosegretario che dovrà gestire la situazione e, quindi, abbiamo dovuto differire l’incontro>>. Intanto il sindacalista chiede per queste persone <<la regolarizzazione dei pagamenti e una riconosciuta dignità di questi lavoratori che sono, a volte, considerati di Serie B. Vogliamo che acquisiscano una dignità a livello regionale e che la Regione eroghi i pagamenti regolarmente e che consenta di fare lo stesso ai Comuni>>. Il sindacalista ha fatto appello al sindaco di Crosia <<chiediamo di mettersi insieme a noi in questa battaglia per la dignità dei lavoratori>>. Il primo cittadino, Gerardo Aiello, ha subito colto l’appello, infatti nella mattinata di ieri ha raggiunto i lavoratori nella delegazione municipale: <<Su quest’ultima richiesta del sindacato>>, ha detto testualmente, <<non posso che dare l’adesione. Non è da oggi che dò quest’adesione. Né nel passato ho evitato di interessarmi del caso. Prova ne è che ho scritto varie volte alle Regione, sollecitando l’ordinarietà dei pagamenti dei lavoratori, che per il Comune di Crosia sono molto utili, al di là delle considerazioni che chiunque possa fare>>. E ha evidenziato che <<l’Amministrazione comunale sottoscrive l’utilità di questo personale>>. Al sindaco duole, però, <<che ci siano atteggiamenti sfilacciati, perché, manifestazioni di questo genere non hanno rilevanza. Se scioperano nel Comune, io non posso che considerare l’interruzione di servizio ma non c’è l’efficacia>>. Il sindaco, infine, ha detto che il Comune di Crosia ha sempre anticipato, nonostante i ritardi nel conferimento da parte della Regione. <<Oggi siamo in difficoltà. C’è l’impegno che fin quando ci sarà la disponibilità saremo pronti ad anticipare. Ma se non c’è disponibilità dove prendiamo i soldi? Oggi la cassa non ci consente di andare oltre il mese di settembre>>. E ha preso un impegno: <<sottoscrivere una richiesta alla Regione e anticipare i fondi quando e qualora dovesse esserci la possibilità>>.