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Sezze (Latina) - Sabato il taglio del nastro della “Prima mostra antologica di Lidia Losurdo”


Sabato 22 ottobre, alle ore 17.30 presso il Museo Archeologico di Sezze, si inaugura la prima mostra antologica di Lidia Losurdo (Roma 1940-2010). La rassegna, “Lidia Losurdo. Pittura, scultura e opere su carta”, riunisce una scelta di opere che ben illustrano tutta la sua produzione artistica sempre tessuta in aperto colloquio con la realtà della vita. Dopo gli studi umanistici e la laurea in lingua, Lidia Losurdo si iscrive alla Scuola Libera del Nudo. La sua attività espositiva inizia negli anni ’70 partecipando a rassegne artistiche nazionali ed internazionali. Ha esposto, tra l’altro, a New York, Parigi, Bruxelles, Londra e San Pietroburgo. Il percorso espositivo si snoda in tre sezioni tematiche che rendono leggibile, attraverso alcune opere fondamentali, le fasi della sua evoluzione. La prima sezione documenta gli inizi della sua attività: figure, interni, mercati, pescatori, maternità, donne contadine. La seconda presenta disegni, grafiche e tempere su carta e alcune opere del cosiddetto  periodo di mezzo quando l’artista si cimenta con il tema delle maschere: “Famiglia in maschera”, “Il fidanzamento”, “Maschere in autunno”. La stessa sezione raccoglie una selezione di sculture in terracotta e in bronzo di piccole dimensioni: “Ballerine”, “Amanti”, “Pentimento”. Infine la “Sala del Mosaico,” accosta tre temi cari all’artista: il grido d’accusa delle donne irachene costrette a portare il burka (in mostra quadri ben noti come “Attesa” e “Solidarietà”), le tele dal ciclo delle veline legato ai nuovi media e gli ultimi lavori ispirati a Gauguin. “E’ una pittura luminosa – spiega il prof. Giuseppe Massimini, curatore della mostra - ricercata con tanta pazienza e con il rigore di chi ha saputo riprendere le tematiche divenute a lei più congeniali, perché determinate e guidate dalla sua profonda sensibilità. In ogni suo dipinto, infatti, c’è sempre una storia raccontata nelle sue corde più profonde, un dramma che riassume un luogo vissuto e amato, un ricordo ancora vivo e palpitante”. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 5 novembre nei seguenti giorni ed orari: martedì e mercoledì ore 9.00-13.00; giovedì, venerdì e sabato ore 9.00-13.00/15.00-18.00; domenica 9.00-13.00; lunedì chiuso.

di Redazione | 19/10/2011

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