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Lamezia Terme (Catanzaro) - L’orafo Michele Affidato consegna a BenedettoXVI lo Stemma Papale realizzato come dono di benvenuto per la sua visita in terra di Calabria


Un incontro ricco di emozione quello che l’orafo crotonese Michele Affidato ha avuto con papa Benedetto XVI in occasione della sua storica visita in Calabria, lo scorso 9 ottobre. Sua Santità, infatti, prima di partire per Serra San Bruno ha incontrato, nell’Episcopio di Lamezia Terme, un gruppo di autorità in udienza privata. Tra coloro che hanno avuto l’onore di trascorrere alcuni momenti con il Pontefice c’era anche il maestro orafo Michele Affidato che ha personalmente consegnato a Benedetto XVI lo Stemma papale realizzato come dono di benvenuto per la sua visita in terra di Calabria. La creazione, infatti, progettata da Affidato con la consulenza di don Bernardino Mongelluzzi, ed eseguita sotto la supervisione entusiasta di S.E. Mons. Paolo De Niccolò, Reggente della  Prefettura della Casa Pontificia, doveva essere consegnata in Vaticano, ma l’arrivo del Santo Padre in Calabria ha modificato il programma, dando l’opportunità al maestro di consegnare l’opera come saluto di benvenuto nella sua terra. La particolare creazione, realizzata con molta cura nei dettagli è composta da due opere: un bassorilievo in argento che riproduce Piazza San Pietro con tutto il colonnato e lo stemma papale realizzato in argento, oro e pietre preziose. Lo stemma papale di Benedetto XVI, riproposto in arte orafa da Michele Affidato, è circondato da raffigurazioni a rilievo, che indicano la dignità, il grado, il titolo e la giurisdizione, tre elementi molto importanti della vita spirituale di Papa Ratzinger. Nel punto più nobile dello scudo, vi è una grande conchiglia d’oro che ha un significato teologico:  vuole ricordare la leggenda attribuita a Sant'Agostino, con riferimento al suo inutile sforzo di tentare di far entrare l'infinità di Dio nella limitata mente umana. Nel cantone destro dello scudo (a sinistra di chi guarda) vi è una testa di moro, antico simbolo della Diocesi di Frisinga, presso la quale fu vescovo. Nel cantone sinistro compare un orso bruno che porta un fardello sul dorso. La facile interpretazione della simbologia vuole vedere nell'orso addomesticato dalla grazia di Dio lo stesso Vescovo di Frisinga, con il fardello di tutto  il peso dell'episcopato. L’opera ha un duplice utilizzo, infatti essendo lo stemma estraibile e decorativo, potrà essere  utilizzato dal Santo Padre sia come razionale (fermaglio da piviale) e sia per essere collocata al centro del bassorilievo raffigurante Piazza San Pietro culla e centro della cristianità.  Nel corso dell’udienza privata, dopo aver ascoltato con attenzione la spiegazione dell’opera, Papa Benedetto XVI ha dimostrato di aver particolarmente gradito il dono di Affidato, profondendosi in ringraziamenti ed elogi per l’artista: “...bella, è molto bella, grazie… è stata l’esclamazione del Santo Padre, protendendo le mani sull’opera, soffermandosi nei particolari. Il segretario personale del Pontefice, Don Georg Genswein ha rimarcato che si tratta di “una creazione molto utile e originale”. All’incontro era presente anche Padre Sapienza, S.E. Mons. Luigi Cantafora e S.E. Mons. De Paolo Niccolò, Reggente della Prefettura della Casa Pontificia che nei giorni seguenti  ha contattato telefonicamente Michele Affidato per riconfermare che il Santo Padre ha molto apprezzato la sua opera, tra quelle ricevute in occasione della sua visita in Calabria. Un altro momento ricco di emozione per Michele Affidato che, sebbene fosse l’ottavo incontro con Papa Benedetto XVI, non nasconde la forte emozione provata anche in questa occasione.

di Redazione | 16/10/2011

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