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di ANTONIO IAPICHINO - Anche Crosia ha celebrato il 150^ anniversario dell’Unità d’Italia. Un’interessante manifestazione, alla presenza di un folto, attento e qualificato pubblico, si è svolta presso il salone del Circolo culturale di Mirto. Attraverso questa iniziativa, organizzata con la collaborazione attiva delle scuole cittadine, è stato ripercorso il primo secolo e mezzo di storia dell’Italia unita. Ha coordinato i lavori il presidente del sodalizio organizzatore, Franco Rizzo, e dopo i saluti dei dirigenti scolastici Leonardo Liguori e Giuseppe Virardi, gli alunni hanno presentato i loro lavori di ricerca, diversificati in base al grado di scuola frequentata: “l’Inno di Mameli”, dagli allievi della primaria, guidati dall’insegnante, Francesca Rinaldi, “il Tricolore” dagli alunni della scuola media, coordinati dalla professoressa Maria Grazia Forciniti, mentre gli studenti dell’Istituto superiore hanno trattato il tema: “17 marzo 1861: Vittorio Emanuele II assume il titolo di Re d'Italia”. Hanno realizzato il loro lavoro sbizzarrendosi con diverse slide preparate al computer. Interessante e originale la relazione del Vescovo di Mileto – Nicotera -  Tropea, mons. Luigi Renzo, durante la quale ha parlato della Chiesa prima e dopo l’Unità d’Italia, evidenziando anche le difficoltà e i problemi che hanno vissuto i vescovi e i sacerdoti della Calabria durante il periodo pre unitario e ha raccontato le speranze che si nutrivano verso l’unificazione del Paese. Ha concluso i lavori il sindaco di Crosia, Gerardo Aiello, il quale ha ripercorso, da un’angolazione più laicale, la storia di questi primi 150 anni.