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Crosia (Cosenza) - Oggi nella scuola media cerimonia di presentazione della mostra “La sorgente comune di pittura e poesia”


di ANTONIO IAPICHINO – E’ prevista per stamattina, (8 giugno) alle ore 11,30, nella sala riunioni della scuola media “V.Padula” (nella foto) di Mirto un’interessante iniziativa culturale: si tratta della cerimonia di presentazione della mostra delle opere “La sorgente comune di pittura e poesia” - dal quadro alla poesia. Iniziativa realizzata da una classe della scuola cittadina diretta dalla dirigente Patrizia D’Amico, vale a dire, la II B, coordinata dalla professoressa Carmela Arcidiacone. Un lavoro finalizzato a raccontare l’arte con il linguaggio della parola e dei versi. Un progetto che vuole rappresentare un continuo dialogo tra poesia e pittura. Del resto, sottolineano gli studenti coinvolti, lo scopo della poesia è proprio quello di sopravvivere all’oblio del tempo eternando il ricordo di quanto accaduto nella memoria. Ed è proprio questo che il cieco Omero, Dante, Petrarca, Foscolo , ci insegnano. <<Il nostro lavoro>>, spiegano i ragazzi, <<è  una forma di valutazione poetica-letteraria, a volte concepita anche intensamente, che implica spesso le nostre attitudini, in un coinvolgimento di fine percezione, a livello umano>>. In realtà la poesia ha influenzato tutta la storia della pittura moderna, dal Neoclassicismo all’impressionismo, fino alle prime sperimentazioni delle avanguardie artistiche del 900. Questo lavoro scaturisce nell’ambito della riflessione  e della  lettura dei versi danteschi della Divina Commedia nella rappresentazione pittorica. Infatti, innumerevoli sono stati, attraverso i secoli, gli illustratori di Dante e delle sue opere così, raccontano i ragazzi, abbiamo pensato di ripercorrere un viaggio attraverso i grandi maestri , che con le loro tele hanno raccontato con la pittura, una delle storie più belle della Divina Commedia, cioè  l’amore di Paolo e Francesca (il V Canto), i due sfortunati amanti inseriti nell'Inferno di Dante. Se Dante e tutti i suoi contemporanei pur provando pena per i due innamorati, li giudicarono comunque severamente per il peccato commesso, gli artisti romantici li assolsero completamente nel nome del loro amore.   Dunque questo lavoro è un occasione per poter ammirare  numerose opere d’arte di grandi maestri europei, come Jean-Auguste-Dominique Ingres, Ary Scheffer, Antoine-Étex, Anselm Feuerbach, Felice Giani, Marie-Philippe Coupin, Mosè Bianchi, Giuseppe Frascheri, Amos Cassioli, Alexander Cabanel, Gustave Dorè, Gaetano Previati, George Frederich Watts.William Blake. Tre sono le scene che maggiormente hanno ispirato gli artisti: quella del libro e del bacio; la scena terrificante dell’uccisione; quella delle anime di fronte a Dante (e Virgilio) nella bufera infernale. Queste opere, messe tra loro a confronto, sono la chiara evidenza di come lo stretto rapporto tra pittura e poesia abbia avuto una sorgente comune. …..Il progetto, mette in risalto la professoressa Carmela Arcidiacone, non è stato pensato come qualcosa d’altro rispetto al programma ministeriale per ciò riguarda la lingua italiana, ma come qualcosa che ben si inseriva in esso e a cui dava passione, impeto, motivazione. Qualcosa attraverso cui gli allievi potevano esprimere le proprie idee, e nel contempo assolvevano anche alle esigenze e al rigore della nostra lingua. Si è voluto lanciare una sfida all’immagine perché la forma poetica potesse avere un corpo, un volto e potesse diventare materia da toccare. La sfida è stata raccolta dalla parola-immagine e dall’immagine-parola e l’una è stata soggiogata dall’altra. La produzione dei ragazzi, oltre l’innegabile vantaggio didattico, è stata una grossa opportunità perché esprimessero il loro io interiore e dessero voce ai loro pensieri e fossero ascoltati. Successivamente, nel corso delle abituali lezioni ,gli alunni  si sono avvicinati al linguaggio poetico con sistematicità, acquisendo competenze metrico-stilistiche e letterarie, con interesse e consapevolezza notevoli. La maggior parte degli allievi, si sono cimentati autonomamente per dar voce ai loro più genuini contenuti interiori, utilizzando una struttura piuttosto rigorosa, che ha tenuto conto del ritmo attraverso la rima e le principali figure retoriche, quali la metafora, la similitudine, l’anafora, l’allitterazione, etc.

di Redazione | 08/06/2012

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