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Crosia (Cosenza) - Svolta a Mirto la Via Crucis diocesana presieduta dal Vescovo


di ANTONIO IAPICHINO - Il popolo di Dio in cammino. Un cammino comunitario in un momento liturgicamente forte: la Quaresima. L’incontro della Chiesa con il Signore Gesù, che offre la propria vita per la salvezza dell’Umanità. E’ in questi termini che si può leggere il lunghissimo cordone umano che per circa tre ore, venerdì sera, ha attraversato diverse strade di Mirto. Infatti, quest’anno la cittadina ionica ha ospitato la Via Crucis diocesana. Migliaia di persone, provenienti dai vari comuni che fanno parte della Diocesi di Rossano - Cariati sono giunte a Mirto Crosia per seguire il pio esercizio della Via Crucis, presieduta dall’Arcivescovo, mons. Santo Marcianò. Il percorso penitenziale comunitario è stato preceduto da circa un’ora di tempo, presso lo spazio antistante la chiesa “San Giovanni Battista”, (nella zona sottoferrovia di Mirto), che ognuno ha potuto dedicare alla preghiera individuale, alla meditazione o al sacramento della confessione, grazie alla presenza di decine di sacerdoti collocati lungo la corte della suddetta chiesa. L’itinerario ha interessato sia alcune strade della parrocchia “San Giovanni Battista” e sia del “Divino Cuore di Gesù” (sopra ferrovia). 15 “Stazioni” distribuite lungo l’intero percorso che è stato pianificato dai referenti ecclesiastici in collaborazione con il Comune, in stretta sinergia con le forze dell’ordine. La prima stazione è stata collocata davanti l’oratorio “San Giovanni Battista” e l’ultima davanti la chiesa “Divino Cuore di Gesù”. Quest’anno è stato trattato il tema “La ricchezza educativa della Croce”. I testi di meditazione sono stati attinti dalla Lettera Pastorale del padre Arcivescovo “E tu avrai un tesoro. La ricchezza educativa”, dal documento Cei “Educare alla vita buona del Vangelo” e dal Compendio della dottrina Sociale della Chiesa. Il controllo del traffico, del territorio e dell’immensa folla di partecipanti è stato curato con grande efficienza dalla Polizia municipale e dai Carabinieri. Hanno prestato servizio anche i volontari della Protezione civile, della Croce rossa locale e della Misericordia di Scala Coeli. Il Comune ospitante è stato rappresentato dall’Assessore Giuseppe Godino (accompagnato dai vigili urbani), delegato dal sindaco Gerardo Aiello. Prima della benedizione finale il Vescovo, nel ringraziare tutti per l’ampia partecipazione attiva, ha messo in risalto che la Via Crucis è <<l’esercizio dello spirito>>. Ha spiegato che lo spirito <<va nutrito dalla preghiera, dalla meditazione, dalla contemplazione e dall’adorazione>>. Ha evidenziato che oggi si medita poco perché <<siamo abituati a ricevere impulsi di vario genere che non ci consentono di percepire ciò che la nostra coscienza grida alla nostra vita>>. Il Vescovo, infine, ha sottolineato con forza che <<mente e cuore si combinano insieme: non bisogna ragionare solo con il cuore, cosi come non è possibile vivere solo di razionalità, altrimenti rischiamo di andare dove non dovremmo andare e di stare dove non dovremmo stare>>.

di Redazione | 01/04/2012

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