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Calopezzati (Cosenza) - “L’INTERVENTO” Il Sindaco Gennaro Bianco: “Partito democratico da rivoltare e riformare”


<<Dopo i risultati altamente negativi delle ultime elezioni regionali, ritengo che sia necessario ed urgente fare un’ analisi politica generale su quanto si è verificato ed un’analisi particolare nelle zone e nei territori periferici come i nostri ( basso Jonio e non solo ). Ritengo urgente che questa analisi la facciamo anche noi nella qualità di Sindaci ed anche di Sindaci di piccoli comuni, di amministratori che stanno tutti i giorni in trincea, ad ascoltare e risolvere quotidianamente i moltissimi problemi per i cittadini più degli altri e sicuramente più di coloro che fanno politica solo per continuare a rimanere attaccati alla poltrona e difendere così i privilegi della “ Casta “ per come si è consolidata da molto tempo in molti posti.             Naturalmente questo concetto non è riferito a coloro che hanno fatto della politica “Servizio” , che riescono ad amministrare ottenendo risultati positivi, concreti e riescono così a portare le proprie comunità e gli Enti amministrati a distinguersi positivamente nel territorio, nella nostra regione ed in Italia. A questi politici dobbiamo ispirarci ed a loro in questo momento importantissimo chiediamo che siano in prima linea e si impegnino con tutte le forze per dare una virata forte e lavorare per invertire la tendenza negativa che ha investito il Partito Democratico in Calabria. E’ chiaro a tutti che questa pesante sconfitta elettorale ce la siamo  cercati col lanternino, non abbiamo ascoltato le istanza e le lamentele che provenivano dalla gente in generale e dal nostro elettorato in particolare. Non abbiamo avuto visione politica né abbiamo avuto un partito che, ad ogni livello decisionale, ha avuto l’autorevolezza di assumere e fare rispettare le decisioni necessarie per governare la situazione calabrese. Da qui la conseguente situazione che ci ha visti andare in “ ordine sparso “ dove più d’uno ha deciso ed ha affrontato la competizione elettorale regionale secondo il proprio tornaconto politico e non secondo gli interessi del partito e dei suoi sostenitori.             Ci sorprende e ci allibisce che anche ora, dopo la “ scoppola “ ricevuta, ed in un momento in cui si dovrebbe solo fare autocritica e ricercare obbligatoriamente l’unità, continuano ad esserci gruppi che, oltre alla propria autodifesa ad oltranza, continuano ad andare avanti perseguendo ancora il proprio tornaconto e non quello che dovrà essere l’interesse generale del Partito Democratico e di chi lo sostiene. Ci allibisce ancora che molti di questi gruppi, quasi quotidianamente sulla stampa ed in altre sedi, continuano a scontrarsi, ad accusarsi reciprocamente ed a parlare o scrivere come se ognuno di loro è immacolato e tutte le responsabilità dei risultati elettorali sono degli altri.             Sarebbe proprio ora di finirla, di guardare avanti rinnovando il partito e gran parte di quella classe dirigente che lo ha portato in queste condizioni. Sarebbe veramente ora di mandare a casa quei dirigenti o quegli amministratori chiacchierati e fare in modo che qualche altro faccia uno o più passi indietro. Dobbiamo stare veramente attenti perché se non ci sarà subito una inversione di questa tendenza, la gente con capirebbe e non tollererebbe più situazioni di tale tipo.             Infine, l’intero territorio ed in particolare quello del basso Jonio, deve fare una ulteriore riflessione. Quale zona periferica della Provincia di Cosenza, che continua ad essere trattata ( a parte qualche rara eccezione ) da decenni come periferia e come “ serbatoio di voti “, dobbiamo avere la capacità di organizzarci, discutere, individuare e portare avanti dei rappresentanti di questa parte del territorio ( come è successo alle recenti elezioni provinciali ) che portino adeguatamente avanti le nostre istanze. L’alternativa a ciò sarà quella di continuare ( anche qui con qualche rara eccezione ) a fare i “vassalli “ di qualcuno che ha imperato ed impera a Catanzaro o a Cosenza,come è già successo per decenni nel passato>>. Gennaro Bianco - Sindaco Calopezzati  

di Redazione | 05/05/2010

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