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“Eroi di ieri e di oggi, uomini che ogni giorno operano per garantire la libertà e la democrazia del nostro paese, giovani che ancora oggi prestano servizio in missioni di pace all’estero per garantire la democrazia in luoghi lontani, come Nassiriya. Sono gli uomini, sei in tutto, che quest’oggi hanno ricevuto i Diplomi di Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel corso della cerimonia svoltasi presso la Sala della Figlia di Iorio direttamente dalle mani del Prefetto quale ringraziamento del paese per l’impegno profuso nel nostro vivere civile, uomini e donne che rappresentano l’orgoglio del nostro paese e delle nostre Istituzioni”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che nel pomeriggio di ieri ha preso parte alla cerimonia odierna organizzata in Prefettura per il conferimento delle medaglie. Presenti, oltre al sindaco Albore Mascia e al Prefetto Vincenzo D’Antuono anche il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, i rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine, tra cui il neo-comandante della Guardia di Finanza Odorisio e il questore Paolo Passamonti, e il Presidente della Fondazione PescarAbruzzo Nicola Mattoscio. “Ancora una volta – ha commentato il sindaco Albore Mascia – nelle parole del Prefetto D’Antuono abbiamo vissuto il valore di quegli uomini oggi insigniti dell’importante riconoscimento a testimonianza e ringraziamento per l’impegno profuso ogni giorno per la tutela della città, per il suo sviluppo e per la sua sicurezza. E infatti il Prefetto ha sottolineato l’operazione condotta appena qualche giorno fa a Pescara da Squadra Mobile, questura e Guardia di Finanza per la salvaguardia dell’economia di una città giovane, sulla quale occorre sempre tenere alta l’attenzione. Al tempo stesso il riconoscimento odierno rappresenta una responsabilità per chi lo ha ricevuto, e il dovere a fare sempre meglio ed essere simbolo e insegnamento per i più giovani”. I Diplomi di Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana sono andati al Cavaliere Enzo Agamennone, al Cavaliere Costanzo Diaferio, al Cavaliere Biagio Patricelli, al Cavaliere Pasquale Sorgonà, al Cavaliere Carmine Stornelli e al Cavaliere Lucio Cosenza.