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di PIER EMILIO ACRI - L’apprezzato artista rossanese Isidoro Esposito, noto in città per il suo valore, che varca i confini regionali (eccezionali le sue opere dedicate ai “Ladri di stelle”, ai giochi dei bambini, alle istallazioni che colpiscono il cuore e la mente del lettore, al suo essere uomo e pittore fin dalla sua partecipazione, da ottimo allievo dell’Accademia d’Arte di Napoli, a Palazzo Te di Mantova) quest’anno ha voluto vieppiù stupire il pubblico che ha visitato la VI Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea Magna Grecia, di S. Demetrio Corone, inaugurata il 20 agosto scorso, che rimarrà aperta fino al 20 settembre prossimo, curata con precisione, puntualità e in piena libertà da Teodolina Coltellaro e patrocinata dalla Comunità Europea, dalla Regione Calabria e dal Comune di San Demetrio Corone. Nella stupenda cornice del Collegio di S. Adriano l’artista rossanese Isidoro Esposito vanta un’esperienza quarantennale, sempre pronta al confronto, ha esposto l’opera “Trafugate le ninfee di Claude Monet”, preziosa installazione ambientale che ha stupito i visitatori: vero e proprio inno alla vita e alla natura nel rispetto del tema “Luoghi e realtà di ricerca tra identità e mutamenti” proposto da chi ha curato l’evento. La Coltellaro ha inteso dare risalto alle forme d’arte sperimentali calabresi, presentando, accanto a quella di Esposito, opere che si aprono a una pluralità di percorsi visivi come quelle degli altri artisti Arcuri, Saladino,  De Mitri, Vigliaturo.