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Cropalati (Cosenza) - Presentato il volume sul catasto onciario di Cropalati


Illuminata dalla luna piena, piazza della Libertà, è stata il sito ideale per fare un tutto di 268 anni nella storia attraverso la presentazione del volume di Pier Emilio Acri, giornalista e scrittore, e di Palmino Maierù, esperto di catasti onciari, dal titolo “Catasto onciario di Cropalati 1743”, edito dal coraggioso Ferrari Editore. E proprio Settimio Ferrari è stato il protagonista della serata con un intervento congegnato, basato anche sull’attenta lettura di un documento fatto pervenire al Sindaco da Mario Spizzirri, Commissario Straordinario dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano sezione di Cosenza, delegato della Società Italiana di Storia Militare, sempre per l’antica capitale di Calabria Citeriore, autore della Prefazione, assente per motivi familiari, l’ottimo scrittore d’origine cropalatese Vincenzo Filippelli, che tanto successo ha ottenuto con il suo libro “Facebook…Ho chiesto l’amicizia a Dio”. In compenso è giunto a Cropalati per l’occasione il medico-scrittore Serafino Lefosse. A moderatore si è elevato il giovane sindaco di Cropalati Fabrizio Grillo, sempre attento a dare risalto a manifestazioni squisitamente culturali, che permettono di aprire nuovi orizzonti sulla storia di una fra le più importanti cittadine dello Jonio cosentino, ben sorretto dall’altrettanto giovane vice sindaco e assessore alla cultura Luigi Lettieri, che del catasto ha saputo dare una lettura attenta e precisa. I due autori Pier Emilio Acri e Palmino Maierù hanno posto l’accento sulle tecniche da essi adottate per un lavoro certosino e scrupoloso, che consente di avere un quadro preciso della realtà cropalatese nel 1743 e che afferisce a un progetto ben più ampio: avere un quadro completo del Principato di Rossano nella prima metà del secolo XVIII  attraverso lo studio dei catasti onciari di Rossano, Paludi, Caloveto, Cropalati, Longobucco (unico e ultimo rimasto da esaminare). Interessanti gli interventi del parroco sac. Giovanni Sommario sulla presenza della Chiesa cropalatese e dei sacerdoti nel 1743 e dello studioso di storia locale Mario Longobucco, che in poche battute ha dato il giusto risalto al valore socio-culturale dell’opera. Il libro, andato letteralmente a ruba, è stato apprezzato dai cropalatesi che in esso hanno potuto reperire notizie sui loro avi, sui mestieri dell’epoca, sulla toponomastica.

di Redazione | 15/08/2011

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