We're sorry but our site requires JavaScript.

Applausi calorosi, ieri sera, per il sesto appuntamento del Festival Euromediterraneo di Altomonte, diretto da Enrico Provenzano e promosso dall’amministrazione comunale. Grande successo per “La Commedia degli errori” di William Shakespeare nel gustoso allestimento di Leo Muscato protagonista un eclettico Peppe Barra. “Ospitare questo spettacolo è per noi motivo di orgoglio – spiega il direttore artistico Enrico Provenzano – anche perché il Festival Euromediterraneo è presente con il suo logo sulla locandina dell’opera insieme alla prestigiosa Estate teatrale veronese, il più importante Festival shakespeariano d’Italia  dove lo spettacolo ha debuttato”. Peppe Barra, in questa deliziosa rilettura dell’opera di Leo Muscato, si divide nelle parti del povero Egeone, dell'inflessibile Badessa e della trasbordante cuoca Polpetta, conservando la sua irresistibile napoletanità. La storia è ambientata a Ephesus, una città poco accogliente con gli stranieri. Tanto che il  vecchio Egeone, approdato per cercare il suo figlio scomparso, rischia la condanna a morte.  In realtà, i figli sono due e sono gemelli. I due fratelli, con i rispettivi servi gemelli, si trovano per una strana combinazione in città e la loro presenza in contemporanea non può che generare una lunga serie di equivoci che li porterà ad aver dubbi sulla propria identità. Le due coppie di fratelli continuano a intrecciarsi, confondendosi gli uni con gli altri e mandando in confusione gli altri protagonisti della vicenda. Una messa inscena in chiave moderna e grottesca della commedia tratta dall’opera di Plauto i “Menaechmi”. Ad accompagnare i bravi attori  le musiche originali, composte ed eseguite sul palco, da Paolo Del Vecchio e Luca Urciuolo. Cantore della moderna napoletanità e giullare della tradizione popolare, Peppe Barra,  che rivisita da anni con estro e spirito innovativo, narratore di storie antiche e di favole immortali, attore musicista, cantante e cabarettista. Nell’allestimento proposto da Barra la ricerca teatrale si fonda sull’affinamento dei meccanismi della comicità, affidati alla creatività verbale, e sulla musica e il canto come fattore di evocazione della magia e di liberazione dell’immaginazione.