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Prosegue con i concerti dei Rendez-vous de la Lune a Roma, Palermo, Firenze, Napoli e Potenza, il festival “Suona Francese”, organizzato dall’Ambasciata di Francia in Italia in collaborazione con l’Institut français e con il sostegno della fondazione Nuovi Mecenati e della SACEM (Société des Auteurs, Compositeurs et Editeurs de Musique). I Rendez-vous de la Lune che ora arrivano in Italia sono nati più di due anni fa nel Salon Musical de Saint-Eustache della celebre chiesa omonima nel centro di Parigi, partendo dall’idea di chiedere agli interpreti della canzone francese di suonare davanti ad un pubblico ristretto in un luogo intimo e originale, alla ricerca di nuove formule e incontri inediti. In collaborazione con l’Institut français, sei artisti (Babx, L, Piers Faccini, Barbara Carlotti, Jeanne Cherhal e La Grande Sophie) avranno così l’opportunità di suonare in luoghi prestigiosi a Roma (Palazzo Farnese, Villa Medici), Palermo (Teatro Nuovo Montevergini), Firenze (Palazzo Lenzi), Napoli e Potenza.     Prossimo appuntamento a Potenza il 13 giugno alle ore 21 al Teatro F.Stabile con Piers Faccini e Barbara Carlotti     Piers Faccini Questo songwriter, di padre italiano e madre inglese, nato in Inghilterra ma cresciuto in Francia, ha trascorso diversi anni tra Londra e Parigi. Continua a sedurci con una musica dalle melodie fortemente personali, lontane dalle produzioni standardizzate del folk, del blues o del rock. Piers presenterà i titoli del suo nuovo album in uscita nel prossimo autunno, Two Grains of Sand, che reca le influenze della vita nomade di Faccini, con riferimenti a maestri come il bluesman africano Ali Faraka Toure, Bob Dylan o Caetano Veloso.   Barbara Carlotti Autrice, compositrice, interprete dalla voce soave e languida, Barbara Carlotti ha un talento per la scrittura e una personalità che fanno di lei una cantante a sé stante nell’attuale panorama della canzone francese. Barbara sta scrivendo il suo nuovo album. Di origini corse, le sue passioni adolescenziali vanno da Baudelaire a Bob Dylan, da Rachmaninov a Nina Simone, e questi molteplici interessi continuano a nutrire la sua scrittura: non a caso il suo primo album nel 2006 si intitola Les Lys Brisés, prendendo in prestito il titolo del famoso film muto di David Griffith, Giglio infranto.